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Covid, 10 regioni italiane rischiano la zona rossa domani: ecco quali

Coronavirus, peggiora la situazione epidemiologica in Italia: tante Regioni rischiano la zona rossa. Domani le ordinanze del ministro Speranza

Covid, 10 regioni italiane rischiano la zona rossa domani: ecco quali
Covid, 10 regioni italiane rischiano la zona rossa domani: ecco quali - Foto Ansa

Coronavirus, domani le ordinanze per il cambio colore delle Regioni

In seguito al consueto monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità, nella giornata di domani il ministro della Salute Roberto Speranza firmerà le ordinanze per il cambio di colore delle Regioni. Che questa settimana, vista la crescita dei contagi degli ultimi giorni, potrebbe riguardare diverse aree del Paese. E non è tutto: il Governo, infatti, proprio in queste ore starebbe pensando di introdurre ulteriori restrizioni e anticipare il coprifuoco. Leggi anche Coronavirus, firmata l’ordinanza: Lombardia in zona arancione rafforzato. Ecco cosa cambia

Coronavirus, quali Regioni rischiano maggiormente? La situazione

Oltre sei milioni di abitanti potrebbero essere costretti a notevoli restrizioni già a partire da lunedì 8 marzo 2021. Secondo quanto riportato, tra pochi giorni, la maggior parte delle regioni italiane potrebbe trovarsi in zona rossa o arancione, una situazione che potrebbe preludere anche al lockdown totale. Le aree più colpite sono attualmente tre: Emilia Romagna, Abruzzo e Campania, che rischiano fortemente la zona rossa; a rischio di arancione sono invece Friuli Venezia Giulia, Calabria e Veneto, mentre Lazio e Puglia si trovano al limite di tolleranza. Anche la Lombardia, dove i contagi hanno subito una notevole impennata, è probabilmente in procinto di diventare zona rossa: intanto Fontana ha firmato l’ordinanza che porterà la Regione in zona arancione rafforzato da domani. Leggi anche Coronavirus, possibile un nuovo lockdown totale? L’Oms avverte: “Italia tra i 5 Paesi che…”

Si valuta la possibilità di anticipare il coprifuoco

Secondo gli osservatori epidemiologici, i dati dei contagi, già piuttosto preoccupanti, sono destinati a peggiorare ulteriormente nei prossimi giorni; proprio per questo motivo il Governo sta valutando l’ipotesi di anticipare il coprifuoco e di potenziare le misure restrittive. A quanto si è potuto constatare, neppure la campagna vaccinale sta riscuotendo per ora i risultati sperati e pertanto diventa necessario intervenire con decisione per scongiurare una situazione simile a quella dello scorso anno. Leggi anche Coronavirus, nuovo Dpcm in vigore sabato e Draghi annuncia:  “Situazione grave e complicata, la squadra funziona…”

Il rischio è l’innalzamento dell’indice Rt nazionale

Oltre alle ordinanze del ministro Speranza, le singole Regioni possono decidere di imporre misure più stringenti. La situazione, col passare dei giorni, si fa sempre più preoccupante: quando sono attivi tanti focolai, ognuno di essi è responsabile della propagazione di nuovi contagi, con il rischio concreto di un innalzamento del Rt nazionale. Non essendo attivate le dovute precauzioni nei punti nevralgici, che costituiscono le aree di maggiore rischio, è chiaro che l’unica possibilità rimane quella di intervenire con ordinanze restrittive.

Necessarie ulteriori misure restrittive?

È fuori dubbio che i veri Dpcm inseguono i dati della pandemia, ma è altrettanto chiaro che essi non sono attualmente sufficienti per contrastarne la diffusione. Ecco perché, anche se a malincuore, i governanti sono pronti a imporre ulteriori sacrifici alla popolazione, con l’obiettivo di risolvere una situazione che da oltre un anno sta mettendo in ginocchio l’Italia e il mondo intero.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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