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Diabete di tipo 2, se stai avendo questi sintomi puoi riconoscerlo subito

Il Dottor Alberto De Micheli, diabetologo dell’ACISMOM di Genova, sottolinea l'importanza di riconoscere in tempo il diabete. Scopri quali sono i principali sintomi

Diabete di tipo 2, se stai avendo questi sintomi puoi riconoscerlo subito
Diabete di tipo 2, se stai avendo questi sintomi puoi riconoscerlo subito. Fonte foto: viverepiusani.it

Che cos’è il diabete?

Quando si parla di diabete si fa riferimento ad una malattia metabolica che viene causata da carenza o da insufficiente attività dell’insulina, vale a dire di quell’ormone che risulta essere fondamentale per mantenere nella norma la quantità di glucosio presente nel sangue. Si divide in diabete di tipo 1 e diabete di tipo 2: il primo – secondo quanto riportato da “Corriere.it” – è caratterizzato da una fortissima carenza di insulina e generalmente insorge all’improvviso. Si presenta soprattutto durante l’infanzia o l’adolescenza ed i sintomi sono molto specifici. Il diabete di tipo 2, invece, è caratterizzato da una carenza di insulina e si presenta lentamente. Generalmente insorge in età adulta e i sintomi risultano decisamente più sfumati e difficili da riconoscere.

Diabete, riconoscere in tempo i sintomi è fondamentale

Se si sta soffrendo di diabete, è molto importante riconoscere in tempo i sintomi. La conferma arriva direttamente dal Dottor Alberto De Micheli, diabetologo dell’ACISMOM di Genova. Quest’ultimo, a “Corriere.it“, ha dichiarato: “Intercettarli in tempo (i sintomi n.d.r.) è fondamentale per la diagnosi precoce della malattia ed il conseguente intervento con una terapia adeguata“. A questo punto, però – soffermandoci in particolare sul diabete di tipo 2 . cerchiamo di individuare quali sono i principali sintomi da non sottovalutare.

Diabete di tipo 2, quali sono i sintomi?

Secondo quanto riportato da “Fondazioneveronesi.it“, il diabete mellito di tipo 2 può restare asintomatico anche per lunghi periodi. Spesso, infatti, viene identificato grazie alla presenza di una patologia intercorrente. Esistono, però, dei sintomi che, se presenti, risultano essere piuttosto caratteristici:

  1.  Poliuria, vale a dire una minzione frequente e piuttosto abbondante
  2. Polidipsia, un aumento sensibile della sete

  3. Polifagia, ossia un aumento del senso di appetito

  4. Disturbi della vista

  5. Raramente vi può essere anche un’evidente perdita di peso
  6. Parestesia, vale a dire un’alterazione della sensibilità degli arti o di altre parti del corpo
  7. Infezioni genitali
  8. Astenia, ossia un senso di forte stanchezza e debolezza

Nei casi estremi, quando la glicemia è davvero molto elevata, si può arrivare addirittura al coma iperosmolare, con forte disidratazione e marcata viscosità ematica, fino ad alterazioni dello stato di coscienza.

Diabete di tipo 2, quali sono i fattori di rischio?

Il diabete mellito di tipo 2 è una malattia che si genera dall’interazione tra una predisposizione genetica e fattori ambientali. Secondo quanto si legge su “Fondazioneveronesi.it”, esistono alcuni fattori di rischio: tra questi, al primo posto c’è sicuramente l’età. Fino ad almeno un paio di decenni fa, infatti, il diabete di tipo 2 si presentava in età adulta e avanzata. Negli ultimi decenni, però, si sta assistendo alla sua comparsa anche in età infantile e questo si deve all’aumento dell’obesità che si stra registrando in quella fascia d’età. Proprio l’obesità e l’essere sovrappeso, inoltre, rappresenta un altro fattore di rischio da non sottovalutare. Tra gli altri fattori di rischio dobbiamo necessariamente citare una ridotta attività fisica, oltre all’ipertensione arteriosa ed un aumento dei trigliceridi. Un altro fattore di rischio è rappresentato dal cosiddetto diabete gestionale, in quanto le donne che si trovano ad affrontare una gravidanza tendono a sviluppare più frequentemente il diabete di tipo 2. Infine, altri fattori di rischio sono legati alla sindrome dell’ovaio policistico e a pregresse alterazioni della glicemia.

Diabete di tipo 2, come effettuare la diagnosi?

Stando a quanto si legge su “Fondazioneveronesi.it“, nel momento in cui il paziente presenta i sintomi caratteristici del diabete di tipo 2, quali ad esempio poliuria, polidipsia e polifagia, la diagnosi si realizza attraverso il riscontro, anche in una sola occasione, di un livello di glicemia pari o superiore a 200 mg/dl e questo a prescindere dal momento della giornata. Se, invece, non vi è evidenza dei sintomi tipici ai quali abbiamo fatto riferimento, la diagnosi si realizza attraverso la verifica di alcuni valori quali ad esempio la glicemia a digiuno.

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Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.

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