
Cosa è successo nell’ambulanza a Tarquinia
L’incredibile episodio si è verificato la sera del 18 luglio 2025 nella località di Marina Veica, lungo la costa di Viterbo. Un uomo, originario della Libia, ha subito un grave malore mentre si trovava in casa. I soccorritori del 118 sono arrivati con urgenza, cercando a lungo di rianimarlo. Dopo due arresti cardiaci e oltre 30 minuti di tentativi, i medici hanno dichiarato il decesso e hanno smesso di praticare le manovre. Il cadavere è rimasto nell’ambulanza in attesa dell’arrivo del carro funebre, mentre l’eliambulanza Pegaso, inizialmente contattata, è stata poi richiamata. In seguito, l’inimmaginabile: l’uomo ha riaperto gli occhi e si è sollevato, chiedendo delle sue figlie. I soccorritori hanno subito ricominciato i controlli e lo hanno trasferito in ospedale. Al momento, è ricoverato, sveglio, e le sue condizioni sono ritenute stabili. E’ quanto riportato da TGCOM24.
Cos’è la sindrome di Lazzaro e perchè è così rara
La cosiddetta “sindrome di Lazzaro”, o ritorno spontaneo della circolazione, rappresenta un evento medico molto raro in cui un individuo recupera le funzioni vitali dopo che sono state interrotte le manovre di rianimazione. Il termine prende spunto dalla storia biblica in cui Lazzaro riemerge in vita dopo essere deceduto per quattro giorni. I primi casi registrati risalgono agli anni Ottanta, e da quel momento sono stati documentati solo pochi episodi analoghi in tutto il mondo. Gli specialisti affermano che non si tratta di fenomeni miracolosi, ma di processi fisiologici complessi, attualmente oggetto di approfondimento nella medicina d’emergenza.
Perché il cuore può ripartire
Le principali teorie che chiariscono il ritorno alla vita in situazioni come quella di Tarquinia si focalizzano su elementi quali la ventilazione artificiale e l’azione ritardata dei farmaci. In alcuni pazienti, l’aria imprigionata nei polmoni durante le manovre di rianimazione può ostacolare il corretto funzionamento del cuore: una volta che si interrompe la ventilazione, la pressione diminuisce e la circolazione può tornare attiva. Altri specialisti evidenziano come l’adrenalina somministrata durante il trattamento possa impiegare diversi minuti per arrivare al cuore. Inoltre, disturbi metabolici o cambiamenti nell’equilibrio degli elettroliti possono talvolta risolversi autonomamente, riattivando in modo spontaneo il battito cardiaco.
Quanti casi nel mondo: i numeri ufficiali
Secondo una ricerca internazionale del 2020 realizzata da scienziati come Les Gordon, Mathieu Pasquier e Hermann Brugger, si registrano circa 65 casi di sindrome di Lazzaro globalmente. In gran parte di questi eventi, il ripristino della circolazione avviene entro 10 minuti dall’interruzione delle manovre di rianimazione. Circa un terzo dei pazienti riesce a sopravvivere con conseguenze neurologiche positive, mentre gli altri subiscono danni cerebrali o muoiono in seguito. Il caso di Tarquinia, per l’insolita durata dell’assenza di segni vitali (30 minuti), costituisce un’eccezione rispetto alla media clinica finora registrata.
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