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Dieta a basso residuo, ecco come funziona e quando si deve seguire 

Dieta a basso residuo, ecco come funziona. Si deve seguire quando si hanno questi sintomi o queste malattie

Dieta a basso residuo, ecco come funziona e quando si deve seguire 
Dieta immagine repertorio, fonte: Pixabay

Dieta a basso residuo, ecco come funziona e quando si deve seguire

La dieta a basso residuo è un regime alimentare povero di scorie. Per scorie si intendono quelle parti del cibo che l’organismo fatica o non può assimilare e che vanno a depositarsi e ad accumularsi nell’intestino. Le scorie vengono poi espulse insieme alle feci. La prima regola da seguire per seguire una dieta di questo tipo è quindi quella di ridurre o eliminare il consumo di fibra e di alimenti che ne sono ricchi, come riporta agrodolce.it

Quando va seguita questa dieta

Una dieta a basso residuo va seguita quando si hanno diarree acute, enterocoliti con diarrea, meteorismo, diverticolite e nella malattia diverticolare in fase dolorosa, malattie infiammatorie intestinali in fase attiva, come il morbo di Crohn e la colite ulcerosa, stenosi parziali dei tratti intestinali come i tumori del colon retto in fase avanzata, intolleranze e allergie acute, dopo interventi chirurgici sull’intestino crasso, dopo emorroidectomie; in preparazione a indagini diagnostiche endoscopiche del tratto intestinale.

Quali alimenti eliminare

Sono da eliminare tutti gli alimenti con buccia; gli ortaggi e la frutta con filamenti; tutti i legumi, comprese anche le zuppe e le minestre che li contengono; tutti gli alimenti con semi visibili come il pomodoro e le melanzane che si possono consumare solo dopo aver eliminato i semi; la maggior parte della frutta e della verdura, tutti gli alimenti integrali. Sono da evitare: semi o frutta secca; carni con cartilagine e salumi affumicati; marmellate e conserve; carni e pesce grassi; il consumo di spezie e aromi, le bevande alcoliche, le bibite edulcorate e gassate.

I consigli da seguire

Condire con olio extravergine di oliva a crudo. Utilizzare latte scremato, oppure tè o una bevanda vegetale a base di riso o avena. Consumare pane bianco tostato oppure gallette di riso con miele a colazione. Preferire carne bianca e pesce magri. Tra gli affettati meglio il prosciutto crudo magro e la bresaola. Consumare succhi di frutta senza residuo, spremute centrifugati ed estratti di frutta filtrati. Bere molta acqua, per introdurre la porzione idrica normalmente assunta con gli alimenti di origine vegetale.

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Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.

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