Dolore all’anca, ecco quali sono i sintomi cui prestare attenzione e quali sono i rimedi

Ecco quali sono i sintomi da riconoscere che riguardano problemi alle anche

Le anche sono parti del corpo molto importanti, ossa che hanno un ruolo fondamentale e le quali vanno preservate sia con uno stile di vita sano (senza fare sforzi eccessivi o movimenti usuranti a lungo termine) che con la giusta attività fisica. Esistono infatti delle patologie che possono provocare dolori, per questo è importante identificare alcuni sintomi e intervenire il prima possibile. Ecco quali sono questi campanelli d’allarme, come riportato da PoliclinicoGemelli.it.

Le patologie più fastidiose per le anche

In caso di dolore sordo all’inguine, nella zona del gluteo e lungo la coscia fino al ginocchio si parla di un problema all’anca da non sottovalutare: è un sintomo che evidenzia un processo patologico a carico dell’articolazione coxofemorale, ovvero l’articolazione posta tra la testa del femore e l’osso iliaco del bacino. Il dolore all’anca si accentua durante il carico sull’articolazione o nei movimenti della gamba, mentre si allevia se il paziente è a riposo. Questo tipo di dolore può essere causato da coxartrosi (artrosi dell’anca), oppure a seguito di processi degenerativi o lesioni croniche da uso eccessivo (come negli sportivi) ma anche borsiti, displasie, fibromialgie, artrosi, osteoporosi, fratture, peso eccessivo, diabete mellito e iperucerimia.

Altri sintomi e le conseguenze

Tutto questo provoca ovviamente difficoltà di movimento, zoppia, gonfiore o rossore nella zona articolare e impossibilità di caricare il peso sull’arto dolorante. Questo tipo di dolore può avere effetti debilitanti (a lungo andare invalidanti) e compromettere la normale vita di una persona. In caso di dolori e sintomi sopracitati è fondamentale farsi visitare dal medico di fiducia: di solito i rimedi per problemi all’anca sono la terapia farmacologica con FANS e antidolorifici, lo stretching, la fisioterapia per la mobilità articolare e, nei casi più gravi, le infiltrazioni di cellule mesenchimali e l’operazione chirurgica.