Quanto tempo dura l’effetto della caffeina e qual è l’impatto con alcuni farmaci? Ecco la risposta
L’assunzione contemporanea di farmaci e caffeina non è sempre consigliata, perchè l’effetto dei farmaci potrebbe venire alterato, rafforzandone gli effetti collaterali o riducendone l’efficacia. Secondo la scienza, servono almeno 45 minuti affinchè la caffeina venga assorbita completamente. Una volta metabolizzata nel fegato, i composti (paraxantina, teofillinar teobromina), vengono poi trasformati in acido urico ed espulsi con l’urina. In genere un essere umano smaltisce la caffeina in un tempo che va da 2,5 a 4,5 ore, anche se in presenza di determinate condizioni, l’effetto può arrivare fino a 15 ore.
I farmaci per la tiroide
Se si assume una quantità rilevante di caffeina, alcuni farmaci potrebbero diventare meno efficaci o addirittura più pericolosi per la nostra salute. I farmaci per la funzionalità della tiroide, ad esempio, come la levotirossina, se vengono assunti poco dopo il caffè potrebbero vederne ridotto l’assorbimento (quasi della metà). Anche la pseudoefedrina, che viene assunta dai soggetti che soffrono di allergie, può diventare un pericoloso stimolante, causando effetti collaterali come irrequietezza e insonnia.
Broncodilatatori e antipsicotici
Tra i farmaci che dovrebbero essere assunti lontano dal caffè, vi sono anche i broncodilatatori come l’aminofillina e la teofillina che tendono a rilassare le vie respiratorie e migliorando la respirazione. Se questi farmaci vengono assunti con prodotti a base di caffeina, il paziente potrebbe sperimentare episodi di nervosismo inspiegabile, eccitabilità e tachicardia. La caffeina non dovrebbe neanche essere assunta in concomitanza con gli antipsicotici tra cui la clozapina, la cui metabolizzazione potrebbe risultare rallentata, favorendo i suoi effetti collaterali.
Farmaci per l’osteoporosi
La caffeina potrebbe anche influenzare l’assorbimento del calcio e potenzialmente interferire con l’efficacia di alcuni farmaci per l’osteoporosi. I bisfosfonati, come risedronato e ibandronato, se assunti in concomitanza con la caffeina, potrebbero veder ridotta la loro efficacia. In ogni caso è sempre opportuno consultare uno specialista per ulteriori chiarimenti.
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