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Emergenza Coronavirus nel mondo, scene di panico e negozi saccheggiati: ecco cosa sta accadendo in Giappone

Scene di panico e folla fino a mezzanotte nei supermercati di Tokyo: è l'effetto dell' annuncio del lockdown per l'emergenza Coronavirus

Emergenza Coronavirus nel mondo, scene di panico e negozi saccheggiati: ecco cosa sta accadendo in Giappone
Coronavirus, scene di panico a Tokyo dopo l'annuncio del lockdown (Foto: youtube)

Ecco cosa sta accadendo in Giappone in queste ore dopo l’annuncio del temuto lockdown

L’effetto lockdown in Giappone ha avuto subito un grandissimo effetto sui consumi. I consumatori giapponesi, infatti, si sono affrettati a fare scorta di cibo e beni di prima necessità mentre l’incertezza cresce di ora in ora sui rischi di un blocco totale che potrebbe riguardare la capitale, Tokyo, per cercare di arginare un aumento dei casi di coronavirus. Nei negozi di alimentari e nei mercati, gli acquirenti hanno lasciato gli scaffali totalmente vuoti. Le incertezze sul futuro immediato crescono di ora in ora e, come già accaduto in Italia nei primi giorni del lockdown, è facile assistere in queste ore a scene di panico collettivo.

Panico e folla fino a tarda notte nei supermercati di Tokyo

Il “caos”, secondo quanto emerge dalla stampa locale (fonte Nikkei Asian Review) si è protratto fino a tarda notte presso i supermercati. Ancora a mezzanotte passata tantissime persone si sono affollate per fare incetta di pane e riso mentre i prodotti surgelati sono andati completamente a ruba. United Super Markets Holdings, che gestisce le catene di supermercati Maruetsu, Kasumi e MaxValu, con un totale di 162 negozi in tutta l’area di Tokyo, ha dichiarato di aver spedito il personale dell’ufficio nei suoi negozi per rifornire gli scaffali per poter far fronte al crescente flusso di acquirenti.

E’ boom di ordini anche online

Anche il gruppo di vendita al dettaglio Aeon ha dichiarato di aver accelerato gli ordinativi dopo “un imprevisto aumento della domanda”. Entrambi i gruppi di vendita al dettaglio hanno anche affermato che vi è un boom dell’aumento degli ordini online.”I consumatori devono calmarsi”, ha detto un dirigente del supermercato. “La situazione è diversa dalle maschere e c’è abbastanza cibo per tutti”.

Il panico si è scatenato dopo gli annunci del governo giapponese

La corsa pazza all’acquisto si è scatenata dopo che il governo giapponese e le autorità locali hanno acuito il tono sui pericoli del nuovo coronavirus e hanno chiesto alle persone di non uscire questo fine settimana, avvertendo che potrebbe esserci un aumento esplosivo dei casi qualora i cittadini non collaborassero. Il Primo Ministro Shinzo Abe ha istituito giovedì una task force per gestire l’emergenza coronavirus che gli consentirà di dichiarare uno stato di emergenza se la diffusione del virus porrà gravi pericoli per la salute pubblica. Abe sarebbe anche in grado di determinare la portata e la durata di eventuali blocchi.

La situazione dei contagi da Coronavirus a Tokyo

Giovedì, la regione di Tokyo ha riportato più di 40 nuovi casi per un secondo giorno consecutivo, portando le infezioni totali della capitale a circa 260. Il governatore di Tokyo, Yuriko Koike, mercoledì scorso ha avvertito che la metropoli potrebbe essere costretta al blocco. La metropoli ha anche chiesto alle prefetture vicine come Kanagawa e Chiba di sollecitare i cittadini a non viaggiare nella capitale per scopi non essenziali e non urgenti. È probabile che i consumatori rimangano a casa questo fine settimana poiché i grandi magazzini e persino i cinema prevedono chiusure temporanee.

Anche il grande magazzino Tokyu taglierà gli orari di apertura delle sezioni alimentari e chiuderà completamente tutti gli altri piani in determinate posizioni nelle aree di Tokyo e Kanagawa. Anche i ristoranti hanno annunciato orari di apertura più brevi. La corsa agli acquisti fa eco agli acquisti di panico il mese scorso quando si diffuse la voce sui social media secondo cui il Giappone dipendeva dalla carta igienica importata dalla Cina.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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