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Focolaio variante indiana in una palestra di Milano: il contagiato era vaccinato con due dosi

Il titolare della palestra dove si è diffuso il Covid aveva effettuato il ciclo completo di vaccinazione

Focolaio variante indiana in una palestra di Milano: il contagiato era vaccinato con due dosi
Focolaio Covid dentro una palestra milanese (foto: Pixabay)

In una palestra Virgin milanese è scoppiato un focolaio Covid che ha coinvolto anche soggetti vaccinati

Un nuovo caso di contagi diffusi da vaccinati sta attirando in queste ore l’attenzione di medici e scienziati. Questa volta si tratterebbe della temutissima variante delta (denominata anche variante indiana) che si sarebbe diffusa rapidamente all’interno di una palestra Virgin sia in Via Amadeo, in Città Studi a Milano. Il fatto ha destato molte perplessità anche perchè ad aver originato il focolaio sarebbe stato un soggetto già vaccinato con due dosi e quindi a ciclo già ampiamente completato. Da leggere anche Vaccini, a Pistoia inoculato per errore soluzione fisiologica

I risultati del contact tracing

Si tratta di una palestra che fra l’altro aveva riaperto i battenti, secondo il protocollo, il 24 maggio. Solo poche settimane dopo i contagi si sono diffusi rapidamente. Grazie all’attività di contact tracing è stato possibile ricostruiire nei mimini dettagli la la catena del contagio. Mediante questa operazione si è risaliti al polo sportivo come origine. Le persone che risultano al momento contagiate sono in tutto 10.

Nessuno dei contagiati sarebbe stato ricoverato

Fra i contagiati nel focolaio scoppiato nella palestra milanese vi sarebbero un’istruttrice e nove frequentatori dei corsi. Al momento, secondo quanto riportano le fonti di stampa locale, nessuno dei clienti della palesta verserebbe in gravi condizioni o risulterebbe ricoverato. L’Asl locale ha proceduto ad applicare i protocolli rito previsti dalle normative sulla sicurezza. Si è proceduto all’identificazione degli iscritti che hanno avuto contatti con loro dalla ripresa delle attività fino al 31 maggio.

Sono 140 le persone potenzialmente a rischio

Secondo quanto emerso dal contact tracing il totale delle persone che potenzialmente hanno avuto contatti a rischio è di 140 persone. Tutti questi soggetti sono già stati invitati a sottoporsi ad un tampone molecolare. Questo episodio lascerà comunque strascichi polemici sull’efficacia dei vaccini e sulla reale capacità del piano vaccinale di arginare la diffusione delle varianti. Appena pochi giorni fa una ricerca pubblicata sulla rivista scientifica The Lancet aveva evidenziato proprio la capacità della nuova variante di resistere ai vaccini anti-Covid. La variante Delta risulterebbe fra l’altro il 50% più trasmissibile della versione “inglese” e avrebbe la capacità di aumentare di due volte e mezzo il rischio di ricoveri. Anche nel Regno Unito, a causa della variante Delta, il numero dei contagiati e dei ricoverati è salito vertiginosamente nelle ultime settimane, nonostante il successo della campagna vaccinale.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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