Green pass, estensione tutti i dipendenti pubblici? Il piano del governo
L’anno scolastico sta per iniziare e il governo sta lavorando sulle modalità per il controllo del Green Pass. Il ministero dell’Istruzione e quello della Salute stanno studiando una piattaforma dedicata alla quale i presidi avranno accesso e sulla quale comparirà automaticamente lo stato del Green pass di ciascun docente. Sarà verde per chi ha la certificazione valida e rosso per chi invece non è in regola. Questo sistema contiene già i dati in automatico controllati attraverso i riscontri fatti dalle Asl, quindi è più veloce. Si attende l’ok dell’Autorità per la privacy. Leggi anche: Covid e variante Delta, ecco quanto dura l’efficacia dei vaccini
Green pass esteso a tutti?
Il governo pensa anche all’estensione del green pass ad una quota più ampia di cittadini. Si stanno vagliando diverse ipotesi. Una è quella di estendere l’obbligo di green pass a tutto il pubblico impego, al trasporto pubblico locale e ai luoghi di lavoro privati. A ottobre si valuterà anche se sarà necessario introdurre una legge per imporre la vaccinazione obbligatoria per tutta la popolazione, come riporta orizzontescuola.it. Da leggere anche Vaccino Moderna, sospesi alcuni lotti di siero in Giappone: ecco il motivo.
La terza dose
In merito alla terza dose il ministro Roberto Speranza ha spiegato: ‘Sicuramente si dovrà fare, ma prima dobbiamo concentrarci su chi non si è ancora sottoposto a prima dose di vaccino’. Presumibilmente inizieremo il terzo giro dai più fragili’. Dopo il rallentamento di Ferragosto, le somministrazioni di vaccino sono riprese con oltre 300 mila dosi iniettate in un solo giorno. Green pass e scuola, in arrivo una piattaforma web per le verifiche, ecco tutti i dettagli
Il Green pass non è previsto per gli studenti
Il Green pass non è previsto per studenti e studentesse. A settembre restano comunque validetutte le disposizioni già in vigore. L’uso della mascherina è obbligatorio ed anche il distanziamento. Non si può accedere nei locali scolastici se si hanno sintomi respiratori oppure se la temperatura corporea supera i 37,5°.
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