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I 5 errori più frequenti che non vanno commessi quando si preparano le lasagne: ecco quali sono

Come preparare lasagne perfette evitando errori comuni che rovinano gusto, consistenza e risultato finale a tavola

I 5 errori più frequenti che non vanno commessi quando si preparano le lasagne: ecco quali sono
Foto Wikimedia Commons

Le lasagne, simbolo della tradizione italiana e amate in tutto il mondo, meritano attenzione e cura per un risultato davvero impeccabile

Le lasagne sono senza dubbio uno dei piatti più rappresentativi della cucina italiana, un comfort food capace di mettere d’accordo grandi e piccoli anche fuori dai confini nazionali. Profumate, avvolgenti e ricche di sapore, sembrano semplici da preparare, ma nascondono alcune insidie che possono compromettere il risultato finale. Per renderle davvero squisite, morbide al punto giusto e ben bilanciate nei sapori, è fondamentale curare ogni fase della preparazione. Anche chi ha esperienza ai fornelli può cadere in piccoli errori che influiscono su cottura, consistenza e presentazione. Conoscere cosa evitare è il primo passo per portare in tavola un piatto che conquisti tutti, senza sorprese indesiderate.

La base conta

Uno degli sbagli più frequenti riguarda la scelta della teglia e la gestione della pasta. Utilizzare un contenitore troppo grande può far asciugare le lasagne, mentre uno troppo piccolo rischia di rendere la cottura irregolare. Le teglie in vetro o ceramica aiutano a distribuire meglio il calore e garantiscono risultati più uniformi. Anche la pasta merita attenzione: non tutte le sfoglie reagiscono allo stesso modo in forno. La pasta secca, se non adeguatamente precotta o ben idratata con il condimento, può restare dura e poco piacevole al morso. Al contrario, sfoglie fresche o già pronte richiedono salse sufficientemente fluide per cuocere correttamente durante la permanenza in forno.

Questione di equilibrio

Un altro errore comune è la cattiva distribuzione degli strati. Le lasagne riuscite sono frutto di un equilibrio preciso tra pasta, ragù, besciamella e formaggio. Esagerare con uno di questi elementi, come troppa pasta o condimenti eccessivamente abbondanti, può rendere il piatto pesante o poco cotto all’interno. Anche la cottura gioca un ruolo fondamentale: temperature troppo elevate o l’assenza di copertura nella prima fase possono seccare la superficie lasciando gli strati interni indietro. Cuocere a temperatura moderata e coprire inizialmente la teglia aiuta a mantenere l’umidità necessaria per una consistenza perfetta.

Il tempo fa la differenza

Spesso si sottovaluta l’importanza del riposo dopo la cottura. Servire le lasagne appena sfornate può compromettere sia l’aspetto che la struttura del piatto, con strati che si sfaldano e porzioni poco definite. Bastano pochi minuti di attesa per permettere agli ingredienti di assestarsi e ai sapori di armonizzarsi. A questo si aggiungono alcuni accorgimenti extra: scegliere ingredienti di qualità, evitare salse troppo dense e completare la superficie con una spolverata di parmigiano per una gratinatura dorata e invitante. Curando questi dettagli e evitando gli errori più comuni, le lasagne diventano un piatto sempre all’altezza delle aspettative.

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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.

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