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I cinque errori da non fare quando si prepara il ragù alla bolognese

Ragù alla bolognese perfetto, i cinque errori da evitare per una ricetta davvero autentica

I cinque errori da non fare quando si prepara il ragù alla bolognese
Foto ParliamodiCucina.com

Il ragù alla bolognese è uno dei piatti più appetitosi e longevi della tradizione italiana, ma attenzione agli errori più comuni…

Il ragù alla bolognese è considerato un caposaldo della gastronomia italiana, un piatto che rappresenta l’equilibrio perfetto tra semplicità e complessità. Diffuso in tutto il mondo come condimento per la pasta, è da sempre sinonimo di convivialità e di cucina fatta con amore e pazienza. Le sue origini risalgono a secoli fa e ancora oggi è protagonista sulle tavole domenicali delle famiglie italiane. Prepararlo a regola d’arte però non è affatto scontato ed è fondamentale attenersi a una serie di regole precise e non commettere cinque errori specifici. Ecco quali, come riportato da LaCucinaItaliana.it.

I primi due errori

Il primo errore da non fare è quello di avere fretta. Il ragù alla bolognese, infatti, richiede almeno quattro ore tra preparazione e cottura: ridurre i tempi significa rinunciare alla complessità di sapori che solo una lunga e lenta cottura può garantire. Affrettarsi rischia di portare a un sugo poco amalgamato e senza la giusta intensità. Altro errore molto diffuso riguarda la scelta della carne: utilizzare un solo tipo o optare per tagli troppo magri può compromettere la riuscita della ricetta. L’ideale è mescolare manzo e maiale, preferendo tagli leggermente grassi che rilasciano sapore e garantiscono morbidezza. Evitate, dunque, la carne trita “sceltissima” e optate per pezzi più adatti alla cottura lunga.

Altri due errori

Un altro errore frequente è cuocere nello stesso momento carne e verdure. Si tratta di due ingredienti che necessitano di tecniche diverse: la carne va rosolata a fuoco vivo per caramellizzare, mentre il soffritto richiede una fiamma dolce e pazienza. Cuocerli insieme porta a un risultato sbilanciato e poco armonioso. Anche l’uso del sale va gestito con attenzione: aggiungerlo subito significa rischiare di estrarre troppa acqua dalle verdure, che finirebbero per bruciarsi e dare al sugo un retrogusto amaro. È meglio attendere che siano ben dorate e solo allora insaporirle, in modo da preservarne gusto e consistenza.

L’errore del pomodoro sbagliato

L’ultimo errore riguarda la scelta del pomodoro. Per un ragù autentico la tradizione bolognese indica l’uso esclusivo del concentrato di pomodoro, che dona colore, intensità e spessore al sugo senza rilasciare troppi liquidi. L’impiego di salsa, pelati o pomodori freschi, al contrario, rischia di annacquare la preparazione e renderla meno corposa. Evitare questo errore significa ottenere un ragù più denso, saporito e fedele alla sua vera natura!

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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.

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