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Ictus cerebrale, la dottoressa Simona Marcheselli spiega quali sono i sintomi da non sottovalutare

Ictus cerebrale, ecco come riconoscerlo subito e i segnali descritti dalla Dottoressa Simona Marcheselli

Ictus cerebrale, la dottoressa Simona Marcheselli spiega quali sono i sintomi da non sottovalutare
Foto Pixabay.com

Tutto ciò che c’è da sapere sull’ictus cerebrale e i sintomi presentati dalla Dottoressa Simona Marcheselli

L’ictus cerebrale è una delle più gravi emergenze sanitarie del nostro Paese: si tratta della prima causa di disabilità e la terza causa di morte in Italia, con un impatto devastante sulla qualità di vita dei pazienti e delle loro famiglie. L’ictus può manifestarsi in qualsiasi fascia d’età, anche se il 75% dei casi riguarda persone oltre i 65 anni. In occasione della Giornata mondiale contro l’ictus cerebrale, la Dottoressa Simona Marcheselli, responsabile della Stroke Unit di Humanitas Research Hospital, ha spiegato ad Humanitas.it quali sono i sintomi da non sottovalutare per intervenire subito.

I sintomi più comuni

I segnali d’allarme, spiega la scienziata, possono manifestarsi in modo improvviso e comprendono difficoltà nei movimenti o un formicolio anomalo agli arti, spesso limitato a un solo lato del corpo. Alcune persone notano anche problemi alla vista, come la riduzione del campo visivo o una visione sdoppiata. Altri sintomi possono riguardare l’eloquio e la memoria, con difficoltà a parlare, a comprendere o a ricordare le parole giuste. In molti casi si avverte anche una sensazione generale di debolezza e perdita di coordinazione che rende difficile compiere gesti semplici come camminare o afferrare oggetti.

Altri segnali da non ignorare

Oltre ai sintomi più evidenti ci sono anche altri disturbi che possono indicare l’insorgenza di un ictus cerebrale. Un mal di testa improvviso e intenso, senza cause apparenti, può essere il segnale di una forma emorragica della malattia. In alcuni casi si può poi avvertire una sensazione di confusione mentale che rende difficile comprendere dove ci si trova o cosa stia accadendo. Nel caso di ictus ischemico il tempo è un fattore determinante: i farmaci specifici devono essere somministrati entro 4 ore e mezza dall’inizio dei sintomi per risultare efficaci. Superato questo limite il trattamento può diventare inutile o addirittura dannoso.

Cause e prevenzione dell’ictus

L’ictus può essere di tipo ischemico o emorragico. Nel primo caso un coagulo o una placca ostruisce un’arteria cerebrale impedendo il corretto afflusso di sangue e ossigeno; nel secondo un’arteria si rompe provocando un’emorragia nei tessuti cerebrali. Tra i principali fattori di rischio figurano ipertensione, diabete, colesterolo alto, aritmie cardiache e fumo. La prevenzione passa da controlli periodici e da uno stile di vita equilibrato, con una dieta povera di sale, grassi animali e alcol ma ricca di frutta, verdura, legumi e grassi polinsaturi. Anche l’attività fisica regolare e la sospensione del fumo rappresentano strumenti essenziali per ridurre il rischio.

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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.

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