La Giornata Mondiale dell’Ictus
Ogni anno, il 29 ottobre si celebra la Giornata Mondiale dell’Ictus, un’occasione importante per ricordarci l’importanza di identificare e riconoscere con prontezza i sintomi di questa grave malattia neurologica. L’ictus è infatti una delle principali cause di morte e disabilità a livello mondiale, tuttavia, un intervento tempestivo può modificare notevolmente l’andamento della patologia. Per approfondire questo argomento, Il Gruppo San Donato ha intervistato la professoressa Maria Salsone, che dirige l’Unità Operativa di Neurologia all’Università Vita Salute San Raffaele. Insieme a lei, hanno esplorato come individuare un ictus, quali sintomi non devono essere ignorati e quali misure adottare per salvare una vita e diminuire le conseguenze neurologiche.
Cos’è un ictus
L’ictus rappresenta una situazione di emergenza sanitaria che si verifica quando il sangue non riesce a fluire adeguatamente verso una parte del cervello. Quest’ultimo, ha bisogno di un afflusso continuo di sangue e sostanze nutritive essenziali per operare correttamente. Se questo flusso s’interrompe anche solo per brevi istanti, le cellule nervose iniziano a essere in difficoltà e, senza un intervento tempestivo, possono subire danni irreparabili. Ci sono due principali tipi di ictus:
- ictus ischemico: causato dall’ostruzione di un’arteria che impedisce il corretto flusso sanguigno verso il cervello. Questo tipo è il più frequente e costituisce circa l’85% dei casi;
- ictus emorragico: derivante dalla rottura di un vaso sanguigno che provoca una fuoriuscita di sangue nel tessuto cerebrale, causando compressione e lesione ai tessuti circostanti.
In entrambe le tipologie, la carenza di ossigeno nelle cellule nervose può danneggiare funzioni essenziali come il movimento, il linguaggio, la vista e la memoria.
Come si manifesta un ictus
Nella maggior parte delle situazioni, un ictus si presenta con una repentina incapacità di parlare o di muovere una parte del corpo, ma può anche manifestarsi attraverso sintomi come una diminuzione della sensibilità o la perdita della vista. La professoressa Salsone afferma che l’ictus è una delle emergenze neurologiche più serie e che richiedono intervento immediato. Inoltre, spiega che ogni istante che passa comporta la perdita irreversibile di milioni di neuroni: per questo motivo, riconoscere subito i sintomi e agire rapidamente per chiedere aiuto può essere vitale per i pazienti e ridurre le conseguenze che possono rivelarsi molto gravi.
Come riconoscere i sintomi iniziali di un ictus: ictus ischemico vs ictus emorragico
Nella maggior parte delle situazioni, i sintomi iniziali degli ictus ischemico ed emorragico sono simili, poiché entrambi provocano un danno improvviso in una specifica area del cervello. Tuttavia, esistono alcune peculiarità che possono far intuire quale tipo di ictus sia presente.
I segnali dell’ictus ischemico:
- si manifestano in modo repentino;
- non sono associati a dolore;
- possono svilupparsi lentamente nei minuti successivi.
D’altra parte, nell’ictus emorragico, i sintomi sono frequentemente:
- un mal di testa estremamente intenso e improvviso (“il peggiore mai provato”, secondo i pazienti);
- nausea, vomito, perdita di coscienza o convulsioni.
Questi segnali derivano dalla fuoriuscita di sangue nel cervello e dall’aumento della pressione all’interno della testa.
La specialista afferma che da un punto di vista clinico, non è sempre facile distinguere immediatamente un ictus ischemico da uno emorragico, per questa ragione, è necessario confermare la diagnosi con una TAC o una risonanza magnetica del cervello, che consentono di avviare rapidamente il trattamento più idoneo.
Come riconoscere l’ictus cerebrale: cosa succede al corpo
Il cervello rappresenta un sistema intricato composto da miliardi di neuroni che si scambiano segnali per regolare tutte le funzioni corporee, dal movimento e dalla comunicazione verbale, fino alla memoria, alla percezione visiva e alle emozioni. Quando si verifica un ictus, l’interruzione del flusso sanguigno in una specifica zona del cervello colpita, possono manifestarsi sintomi differenti:
- se l’emisfero destro è il bersaglio, ad esempio, si può riscontrare una perdita di forza e coordinazione nel lato sinistro del corpo;
- se invece è l’emisfero sinistro a subire il danno, possono emergere difficoltà nel parlare o comprendere il linguaggio, oltre alla perdita di forza nel lato destro del corpo;
- se l’ictus interessa aree responsabili dell’equilibrio o della vista, il paziente può sperimentare vertigini, instabilità o visione doppia.
La gravità del danno varia in base all’ampiezza dell’area ischemica e al tempo trascorso prima che il flusso di ossigeno venga ripristinato.
Ictus: come agire tempestivamente
Riconoscere e reagire in modo tempestivo è cruciale per ridurre le ripercussioni. Ecco i passaggi da seguire:
- Contattare immediatamente il 112 (indicare che si teme un ictus).
- Evitare di dare medicine o cibo/bevande alla persona.
- Fare in modo che la persona rimanga sdraiata e monitorare la respirazione.
- Esaminare e comunicare i sintomi ai soccorritori, specificando l’ora precisa di inizio.
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