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Il consumo moderato di caffè può allontanare i rischi di ictus e infarto: i risultati di una ricerca

Ecco i risultati di una ricerca scientifica che ha dimostrato i benefici per la nostra salute legati al consumo moderato e regolare di caffè

Il consumo moderato di caffè può allontanare i rischi di ictus e infarto: i risultati di una ricerca
Caffè, ecco i benefici dimostrati da una ricerca scientifica, foto Pixabay

E’ il più grande studio mai effettuato sui benefici e le proprietà del caffè

Bere fino a tre tazze di caffè al giorno può contribuire a ridurre considerevolmente il rischio di ictus e malattie cardiache mortali. E’ questa la conclusione a cui è giunto uno dei più grandi studi mai condotto prima d’ora sugli effetti benefici del caffè sulla salute. Per effettuare questa ricerca, gli esperti hanno diviso in tre gruppi i partecipanti in base alle loro abitudini nell’assunzione di caffè. Uno dei gruppi era formato da persone che non bevono caffè, il secondo gruppo lo bevono con moderazione (non più di tre tazzine al giorno) mentre il terzo gruppo (composto dal 20% del campione) è stato formato da persone che assumono caffè con grandissima frequenza. Da leggere anche Coronavirus, in arrivo la pillola che dimezza ricoveri e decessi

I risultati della ricerca

Con grande sorpresa, anche da parte degli esperti, i risultati della ricerca hanno evidenziato come il consumo di caffè da leggero a moderato è associato a un rischio di morte per qualsiasi causa inferiore del 12%, del 17% in meno di morte per malattie cardiovascolari e del 21% minor rischio di ictus. I dati della ricerca sono stati raccolti dalla UK Biobank, un database biomedico che contiene informazioni genetiche e sanitarie su oltre 460.000 partecipanti.

Il più grande studio mai realizzato

L’autrice della ricerca in questione, la dott.ssa Judit Simon, del Centro Cuore e Vascolare dell’Università Semmelweis di Budapest, ha illustrato i risultati di questa interessante ricerca nel corso del Congresso della Società Europea di Cardiologia. “Per quanto ne sappiamo – ha affermato la dottoressa Simon nel suo intervento – questo è il più grande studio per valutare sistematicamente gli effetti cardiovascolari del caffè normale consumo in una popolazione senza malattie cardiache diagnosticate”. ..

Il consumo di caffè non è associato a problemi di natura vascolare

Come ha avuto modo di riconoscere anche la dottoressa Simon, il consumo regolare di caffè non è associato a problemi di natura cardiovascolare o eventi avversi. Si è anche scoperto che l’abitudine di consumare giornalmente da 0,5 a 3 tazze di caffè, riduce i rischi di ictus, morte per malattie cardiovascolari e morte per qualsiasi causa. Gli esperti hanno anche effettuato un monitoraggio con scansioni di risonanza magnetica cardiaca per esaminare il legame tra consumo di caffè e struttura cardiaca. Dai risultati del monitoraggio si è dedotto che i partecipanti che bevevano caffè regolarmente, avevano un cuori di dimensioni più sane e meglio funzionanti rispetto a coloro che non lo bevono affatto.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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