Il governatore della Basilicata ha disposto la zona rossa per altri comuni fino al 23 maggio
Anche se la situazione dei contagi da Covid in Italia è complessivamente migliorata, in alcune aree del paese si registrano nuovi preoccupanti focolai che hanno indotto gli enti locali a disporre la zona rossa. In alcune zone della Basilicata continua a rimanere alta l’incidenza dei contagi al punto che il presidente della Regione Bardi, ha dovuto firmare la ventisettesima ordinanza con cui viene disposta la zona rossa per altri comuni a partire da oggi e fino al 23 maggio. Leggi anche Figliuolo annuncia l’arrivo di una valanga di nuove dosi di vaccino per dare una spallata al virus
I nuovi comuni in zona rossa
Si tratta dei comuni di Pietrapertosa, Anzi e Rivello, tutti in provincia di Potenza. Nell’ordinanza si dispone anche la reiterazione della zona rossa per i comuni di Acerenza e Ripacandida (provincia di Potenza) e Rotondella (provincia di Matera), anche in questo caso fino al 23 maggio. Contestualmente la nuova ordinanza ha disposto la revoca per i territori comunali di Balvano e Rionero in Vulture (provincia di Potenza) e Garaguso (provincia di Matera).
La sindaca di Anzi è insorta contro il provvedimento
La nuova ordinanza emanata dal presidente della Regione, Bardi, non è stata accolta positivamente da tutti i sindaci dei comuni passati in zona rossa. Il provvedimento è stato oggetto di critiche veementi da parte del sindaco di Anzi, Filomena Graziadei. La zona rossa è stata disposta dopo l’esame dei dati effettuato da parte della task force regionale. I dati parlano di 18 positivi, tutti facenti parte di 3 nuclei familiari. Ecco perchè la prima cittadina è insorta contro il provvedimento. Secondo la Graziadei, dovevano anche essere valutati gli screening alla popolazione scolastica che hanno evidenziato la totale negatività di tutti gli alunni e il personale scolastico sottoposto a tampone. …
La nuova decisione potrebbe aggravare la situazione critica di imprenditori e ristoratori locali
Il primo cittadino di Anzi, ha espresso il proprio sconcerto per la decisione al capo della task force, Ernesto Esposito, sottolineando di ‘‘non condividere assolutamente questa decisione che non tiene conto della reale situazione”. Un provvedimento che rischia ancora di più di creare tensione sociale e di prolungare l’agonia di tante attività commerciali ormai in crisi profonda a causa dei provvedimenti restrittivi. Una decisione che secondo la Graziadei danneggerebbe “soprattutto i ristoranti che avevano già tutti i posti prenotati”.
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