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Il Prof. Matteo Bassetti spiega quando e come prendere un antibiotico. I dettagli

Ecco quando vanno assunti gli antibiotici e perché, a volte, prenderli quando si sta male fa sentire ancora peggio

Il Prof. Matteo Bassetti spiega quando e come prendere un antibiotico. I dettagli
Il prof. Matteo Bassetti, a margine di un convegno sull'AIDS nella giornata mondiale della lotta al virus,, svolto nella sala rossa del Consiglio comunale. Genova, 01 Dicembre 2021 ANSA/LUCA ZENNARO

Il Professor Matteo Bassetti fa chiarezza su come e quando vanno assunti gli antibiotici

Qual è il modo giusto di assumere antibiotici? In Italia (e non solo) è sempre vivo il dibattito sulla terapia antibiotica e sulla differenza tra infezioni virali, come influenza o altri tipi di virus, e quella batterica che è più difficile da debellare. Quando va preso l’antibiotico e perché in alcuni casi, nonostante si stia molto male, prendere questa sostanza fa stare ancora peggio? A fare chiarezza per Repubblica.it ci ha pensato Matteo Bassetti, noto virologo e Direttore del reparto “Malattie Infettive” del Policlinico “San Martino” di Genova.

Le parole di Matteo Bassetti

Gli antibiotici vanno presi solamente quando ci sono infezioni batteriche – ha spiegato Bassetti – perché funzionano solo sui batteri e non sui virus, nemmeno sui funghi. Dopodiché vanno presi quando li prescrive il medico, non bisogna auto prescriverseli né ‘riprenderli dal cassetto’ se sono avanzati in qualche modo. La terapia antibiotica va seguita rigorosamente in base alla prescrizione. Se l’antibiotico deve essere preso ogni 8 ore occorre rispettare le indicazioni perché essi funzionano sulla base di un meccanismo chiamato ‘tempo dipendente’. Se ci dicono di prenderlo per una settimana non bisogna interromperlo dopo 3-4 giorni solo perché non si hanno più i sintomi. Oggi, infatti, i batteri si sono ‘ribellati’ anche perché gli antibiotici non sono stati usati nella maniera corretta“.

Differenze tra antibiotici e anti infiammatori

Gli antibiotici e gli antinfiammatori sono due categorie di farmaci molto diverse, spesso confuse tra loro ma con funzioni ben distinte. Gli antibiotici vengono prescritti per combattere infezioni batteriche, poiché agiscono eliminando o bloccando la crescita dei batteri responsabili della malattia. Gli antinfiammatori, invece, servono a ridurre dolore, infiammazione e febbre, trovando impiego in disturbi come mal di testa, dolori muscolari o articolari. È importante ricordare che gli antibiotici non hanno alcun effetto sulle infezioni virali, come raffreddore o influenza, mentre gli antinfiammatori possono alleviare i sintomi legati a queste condizioni.

Quando si possono prendere insieme antibiotici e anti infiammatori

In alcuni casi è possibile assumere antibiotici e antinfiammatori contemporaneamente, ma solo sotto controllo medico. L’associazione tra questi farmaci dipende infatti dal tipo di antibiotico e dal principio attivo dell’antinfiammatorio scelto. Alcuni antibiotici possono causare effetti collaterali gastrointestinali, come nausea o diarrea, che possono peggiorare se si assumono anche antinfiammatori, noti per aumentare l’irritazione dello stomaco e dell’intestino. Inoltre, dosaggi elevati di antinfiammatori possono interferire con il metabolismo di alcuni antibiotici rallentandone l’eliminazione.

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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.

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