Il vaccino rimane l’arma più efficace per contrastare i rischi legati ai sintomi dell’influenza stagionale
L’attuale stagione influenzale nel Regno Unito passerà alla storia come quella della “Super Flu”, la super influenza, così denominata per i numerosi casi di accesso ai Pronto Soccorso britannici ma anche per i sintomi particolarmente caratterizzati che stanno colpendo soprattutto i soggetti più fragili. Come ha avuto modo di spiegare il Servizio Sanitario Nazionale (NHS), si tratta di una ondata di casi senza precedenti che sta mandando in tilt l’intero sistema sanitario.
Bisogna preoccuparsi?
La Superflu, in realtà, non è una nuova designazione scientifica. Sebbene la stagione influenzale sia iniziata presto, la diffusione del virus e la gravità dei sintomi vanno considerati in ogni caso entro i limiti previsti e prevedibili in una stagione influenzale normale. I virus influenzali si evolvono costantemente e mutano con grande frequenza. Per questa ragione riescono ad eludere le barriere del nostro sistema immunitario, motivo per cui il vaccino antinfluenzale deve essere aggiornato costantemente.
I precedenti
Il “sottotipo” di influenza dominante nell’anno in corso, chiamato influenza A/H3N2, circola ormai dal 1968 e da allora si sono verificati oltre una dozzina di cambiamenti di questo tipo. Ecco perchè dopo diversi anni si verifica sempre una “super influenza”. Anche il fatto che la stagione influenzale sia iniziata con largo anticipo, deve essere ritenuto un fatto ordinario che non deve destare allarme. Anche in passato alcune stagioni influenzali sono iniziate diverse settimane prima, ma questo non ha comportato conseguenze ben più gravi rispetto alle stagioni in cui le influenze sono iniziate dopo.
Le insidie per la salute pubblica
Il vero problema si pone dal punto di vista della salute pubblica, poiché l’ampio numero di casi ha già saturato le poche risorse disponibili in determinate regioni del Regno Unito. Si stanno verificando tantissimi casi anche tra bambini e adolescenti perchè hanno maggiori probabilità di contrarre l’infezione a causa dei loro elevati tassi di contatto nelle scuole, dove si verifica un’elevata diffusione. Meno casi sono stati registrati tra le persone adulte per via del ridotto numero di contatti e per il fatto di poter godere di un sistema immunitario più preparato e corazzato contro le influenze.
L’unica arma a disposizione rimane quella del vaccino che in questa stagione offre una protezione efficace contro i sintomi gravi dell’influenza. I bambini hanno circa il 70-75% di probabilità in meno di recarsi in ospedale o essere ricoverati per l’influenza se vaccinati, Mentre gli adulti hanno circa il 30-40% di probabilità in meno di sviluppare sintomi gravi.
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