
Questa tendenza negli ultimi anni ha raggiunto percentuali allarmanti: ecco cosa può scatenare un attacco di cuore in un soggetto giovane
Soprattutto negli ultimi anni i casi di infarto nei soggetti giovanissimi sono stati meno rari del solito. Si tratta di eventi nefasti che si stanno verificando anche in assenza di patologie croniche evidenti. Per questa ragione è di fondamentale importanza non sottovalutare i sintomi tenendo sempre presente che la tempestività dell’intervento può essere fondamentale per salvare vite umane.
In genere i segnali di un infarto non differiscono in fatto di modalità rispetto a quelli riscontrati negli adulti. Il vero problema è che spesso vengono sottovalutati i segnali d’allarme sia dagli stessi pazienti che dal personale medico, proprio per la giovane età del paziente.
I segnali da non sottovalutare
Vi sono dei sintomi che richiederebbero un monitoraggio frequente e una maggiore attenzione. Il segnale che non va mai sottovalutato e che richiederebbe sempre un approfondimento diagnostico è il Dolore toracico, soprattutto quando è di tipo oppressivo o costrittivo e quando si presenta spesso. Se questo dolore si irradia al braccio (in particolar modo quello sinistro), alla schiena, alla mandibola o alla parte alta dell’addome, allora l’attenzione deve rimanere molto alta. Altri sintomi come la dispnea, fiato corto, vomito o nausea richiederebbero degli approfondimenti immediati soprattutto se accompagnati da dolore persistente al petto.
I fattori di rischio
L’infarto può quindi colpire anche i soggetti più giovani e pertanto l’età non deve essere considerata una protezione assoluta. Per lo più può essere ritenuta un fattore che mitiga il rischio ma non lo esclude del tutto. Nei soggetti che soffrono di patologie come l’aterosclerosi precoce che comporta la formazione di placche di grasso lungo le pareti delle arterie coronarie, ma anche la dissezione coronarica, possono rappresentare dei fattori di rischio da tenere in forte considerazione. Anche l’abuso di sostanze stupefacenti può concorrere a determinare un maggiore rischio di andare incontro a seri problemi di natura cardiovascolare.
Le altre cause
Alla base di un infarto in età precoce possono concorrere anche fattori ereditari. La presenza in famiglia di casi di infarto giovanile o i casi di ipercolesterolemia familiare, sono fattori che non vanno mai sottovalutati e che richiedono frequenti controlli, oltre ad una alimentazione accurata. Infine l’elevato stress psicofisico e altre condizioni come la “sindrome di Takotsubo”, detta anche “sindrome del cuore infranto”, possono mettere a dura prova il cuore causando attacchi di cuore anche in età verde. Evitare di fumare, fare attività fisica, curare l’alimentazione riducendo il consumo di grassi e controllarsi frequentemente, rappresentano dei comportamenti fondamentali per ridurre i rischi.
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