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Influenza che peggiora, gli 8 segnali che non vanno ignorati: ecco quando preoccuparsi

Ecco otto segnali che indicano che l’influenza sta peggiorando e quando serve davvero preoccuparsi

Influenza che peggiora, gli 8 segnali che non vanno ignorati: ecco quando preoccuparsi
Foto Pixabay

Perché riconoscere subito i segnali di un peggioramento dell’influenza è fondamentale per la salute

L’influenza stagionale, che quest’anno ha già messo a letto migliaia di persone in tutta Italia, può sembrare inizialmente una comune malattia di stagione, tuttavia in alcuni casi evolve in forme più impegnative e mette davvero a rischio la salute. Capire in tempo quando qualcosa non va è essenziale ed esistono otto segnali ben precisi che non dovrebbero mai essere sottovalutati. Riconoscerli subito permette di intervenire rapidamente evitando che un quadro gestibile a casa si trasformi in un’emergenza. Ecco quali sono gli otto segnali di peggioramento pericoloso dell’influenza, riportati da MyPersonalTrainer.it.

Segnali respiratori e febbre

Tra i sintomi che richiedono la maggiore attenzione rientrano quelli legati alla respirazione. Un respiro corto, affannoso o doloroso, soprattutto se presente anche a riposo, può essere indicativo di una complicanza polmonare. Allo stesso modo, dolore o pressione al torace e peggioramento improvviso della tosse meritano una valutazione medica. Altro segnale critico è la febbre: se rimane molto alta, nonostante i farmaci antipiretici, dura oltre quattro o cinque giorni o, peggio ancora, si abbassa per poi tornare più forte accompagnata da tosse intensa, si potrebbe trattare di un’infezione sovrapposta come una polmonite. Questi sintomi non vanno affrontati con attesa o rimedi fai-da-te: un contatto con il medico è sempre consigliato e, nei casi più marcati, è necessario recasi direttamente al Pronto Soccorso.

Segnali neurologici e debilitazione

Un altro gruppo di segnali riguarda il sistema nervoso e il livello di energia della persona. Confusione mentale, difficoltà a parlare in modo coerente, sonnolenza insolita o vertigini importanti (magari mai presenti prima d’ora nel soggetto) richiedono sempre un intervento immediato perché non sono sintomi da influenza “normale”. Anche la debolezza estrema può rappresentare un campanello d’allarme, soprattutto quando impedisce di camminare, stare in piedi o, nei bambini, di muoversi come al solito. In alcuni casi questi sintomi possono essere associati a miosite o ad altre complicanze correlate all’infezione. Da non dimenticare, inoltre, i segni di disidratazione: scarsa produzione di urina, bocca molto secca, assenza di lacrime nei più piccoli o capogiri quando ci si alza in piedi indicano che l’organismo non sta ricevendo abbastanza liquidi.

Quando preoccuparsi davvero e cosa fare

Gli otto segnali di peggioramento comprendono anche situazioni in cui l’influenza riporta un miglioramento temporaneo per poi peggiorare di nuovo, tipico andamento delle polmoniti batteriche che insorgono dopo alcuni giorni di apparente ripresa. È poi fondamentale monitorare chi soffre di malattie croniche: un peggioramento dell’asma, della BPCO, dello scompenso cardiaco o un improvviso scompenso glicemico nei diabetici può essere direttamente collegato all’infezione influenzale. Nei bambini, infine, segnali come respirazione rapida con rientramento delle costole, colorito bluastro, irritabilità estrema o scarsa reattività richiedono assistenza urgente. In tutti questi casi è importante non aspettare: il medico curante può indicare la strada giusta, ma in presenza di difficoltà respiratoria, confusione, convulsioni e forte disidratazione è sempre consigliabile rivolgersi subito al Pronto Soccorso o chiamare il 118.

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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.

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