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Influenza e variante K, boom di polmoniti virali, il dottor Vassallo spiega qual è il sintomo da non sottovalutare

Influenza e variante K, aumento di polmoniti virali, il dottor Giuseppe Vassallo chiarisce quale sintomo è importante non ignorare

Influenza e variante K, boom di polmoniti virali, il dottor Vassallo spiega qual è il sintomo da non sottovalutare
Medico, immagine di repertorio. Fonte foto: pxhere.com

Influenza e variante K, boom di polmoniti virali

Migliaia di persone sono malate e molte sono costrette a cercare cure al pronto soccorso. In queste settimane, l’influenza sta rivelando un aspetto particolarmente aggressivo e anche il Trentino, come il resto dell’Italia, sta affrontando un vero e proprio aumento di polmoniti, soprattutto di origine virale, che stanno creando pressioni sugli ospedali. A confermare questa situazione è il dottor Giuseppe Vassallo, capo dell’Unità operativa di Pneumologia interventistica dell’ospedale Santa Chiara. “Il nostro reparto è al completo – dice – e siamo obbligati a trattare alcuni pazienti, quelli meno gravi, anche al di fuori del reparto“, è quanto riporta ildolomiti.it. Si tratta di una situazione critica accentuata dalla variante K dell’influenza, che colpisce sia giovani che anziani, da 18 a 80 anni, causando anche conseguenze molto serie. Recentemente, l’Istituto superiore di Sanità ha pubblicato il rapporto della sorveglianza RespiVirNet. Nella settimana dal 15 al 21 dicembre, l’incidenza totale delle infezioni respiratorie acute nella popolazione è stata di 17,1 casi per 1. 000 assistiti (rispetto a 14,7 nella settimana precedente), in aumento come previsto per questo periodo dell’anno. Sono stati stimati circa 950. 000 nuovi casi, portando a un totale di circa 5,8 milioni di casi dall’inizio della sorveglianza.

La situazione in reparto

Al dottor Vassallo viene chiesto qual è la situazione in reparto, con molte persone che stanno affrontando problemi di salute, visto che anche in Trentino ci si trova in una fase piuttosto seria per quel che concerne le infezioni del sistema respiratorio. Vassallo risponde che in relazione alla polmonite, che hanno in carico tutto l’anno, può dire che da inizio dicembre hanno osservato un significativo incremento dei ricoveri, e che stanno trattando il problema più serio legato all’influenza, con casi di polmoniti sia virali che batteriche. Il dottore spiega che attualmente il reparto è al completo e che hanno anche pazienti, quelli di natura meno grave, che vengono gestiti al di fuori del reparto stesso. Poi aggiunge che rispetto agli passati, notano pertanto un aumento dei ricoveri, in particolare quelli legati a polmoniti virali interstiziali.

Le caratteristiche di queste polmoniti virali interstiziali

Il dottor Vassallo spiega che le polmoniti virali interstiziali sono caratterizzate da una significativa insufficienza respiratoria che richiede un supporto ventilatorio, quindi un aiuto non invasivo per la respirazione. Questo serve a gestire la condizione con un quadro interstiziale bilaterale. Poi aggiunge che si osservano febbre elevata e problemi respiratori, con tosse prevalentemente secca e associata a una forte stanchezza. In aggiunta, dice che questa modalità è quella che stanno riscontrando più frequentemente in queste ultime settimane. Vassallo afferma che va sottolineato che si vede solo una piccola parte del problema, perché pare che ci siano molte polmoniti in circolazione, forse curate dal medico di medicina generale.

L’età delle persone ricoverate per una polmonite

Il dottor Vassallo dice che hanno 18enni, come le due ragazze che sono state ricoverate la settimana scorsa, fino ad arrivare agli 80 anni. Spiega che cambia il periodo di recupero: “C’è chi non ha affrontato in maniera corretta mesi fa una certa sintomatologia ed ora si trova in condizioni serie. La polmonite non è tipica di una classe di età. Il giovane ha una capacità di reazione diversa ovviamente di un anziano”.

Il consiglio alle persone e il sintomo da non trascurare

Vassallo afferma che non si deve ignorare alcun segnale legato alla respirazione e richiedere una visita medica tempestiva. Questo è particolarmente importante se ci sono febbri persistenti che non migliorano con i farmaci antipiretici. E’ fondamentale sottoporsi a un controllo senza indugi in caso di desaturazione. In alternativa, si può monitorare il numero di atti respiratori: se supera i 30 al minuto, si potrebbe essere in presenza di un insufficienza. Un incremento della frequenza respiratoria segnala un’insufficienza evidente.

 

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Carmine Orlando

Classe 1971, da oltre un decennio svolgo il lavoro di redattore web. Ho collaborato con molti siti ed essendo una persona poliedrica mi sono occupato di svariati argomenti, dall'astrologia alla salute, dalla politica al fisco, dalla tv allo sport. Ma mi diletto anche nella stesura di articoli di terremoti, astronomia, cronaca, tecnologie e lotterie. Adoro scrivere ma anche leggere.

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