Influenza e variante K
Non si fa altro che parlare dell’influenza e della variante K, se ne stanno occupando giornali, siti web, radio e televisione. Ci si chiede quali sono i sintomi e quanto durano, quando avverrà il picco e cosa fare. Già milioni di persone hanno contratto l’infuenza stagionale e ancor di più ne verranno colpiti. Il professor Matteo Bassetti chiarisce alcuni punti, come riportato da genova.repubblica.it.
Matteo Bassetti, l’andamento bifasico e la durata dei sintomi
Parlando dell’influenza di quest’anno, Matteo Bassetti, responsabile delle Malattie infettive presso l’ospedale policlinico San Martino di Genova, afferma che non è solo più diffusa in termini di numero di persone colpite, ma si manifesta in modo più intenso, con sintomi che si prolungano più a lungo (fino a 8-9 giorni) e un evidente andamento bifasico: inizialmente un picco di febbre alta, seguito da un breve miglioramento e poi il ritorno della febbre elevata. In un post su X, l’infettivologo spiega che la sensazione è che siamo solo all’inizio dell’epidemia, che troverà un forte incentivo alla sua diffusione nei pranzi e nelle cene delle festività natalizie. Si prevede che fino a 20 milioni di italiani possano essere colpiti durante tutta la stagione. Aggiunge che, nonostante le raccomandazioni fatte già in estate e i segnali di allerta per la popolazione, il numero di cittadini che si vaccinano rimane ancora troppo basso. C’è anche chi afferma pubblicamente che il vaccino ‘funziona solo parzialmente’ contro la variante K che è prevalente quest’anno. Sebbene il vaccino non sia perfetto, ha comunque dimostrato di offrire protezione contro le forme più gravi della malattia e contro il ricovero in ospedale. Nei giorni che precedono il Natale, continua Bassetti, il suggerimento rimane quello di farsi un regalo utile, ovvero vaccinarsi. “Meglio tardi che mai“.
Una stagione difficile per quanto concerne i virus respiratori
Che sarebbe stata una stagione difficile per quanto riguarda i virus respiratori era già stato annunciato, dice Bassetti. E ricorda che era il 17 agosto quando le agenzie di stampa segnalavano di prepararsi a un periodo influenzale piuttosto impegnativo. L’allerta deriva dai dati dell’Australia, dove l’influenza ha registrato un aumento del 70% rispetto all’anno scorso, determinando gravi conseguenze per il sistema sanitario. Una situazione che potrebbe presto verificarsi anche in Italia.
Cosa osserva Bassetti
L’infettivologo osserva che non si può quindi affermare che gli esperti non avessero previsto quanto sta accadendo, il mondo sta affrontando un’epidemia influenzale senza precedenti, conosciuta come ‘superinfluenza’ o, come l’hanno chiamata gli inglesi, il ‘Flunami’ (tsunami dell’influenza). Bassetti spiega ancora che ci troviamo di fronte a una combinazione di virus noti, incluso quello che ci preoccupa di più, il noto H3N2 che, con la variante K, ha la capacità di sfuggire ai vecchi anticorpi e agli attuali vaccini. L’esperto dice che in Italia, secondo l’ultimo rapporto della sorveglianza RespiVirNet, l’influenza ha costretto a letto nell’ultima settimana 800mila persone, un aumento rispetto alla settimana precedente, portando a un totale di circa 5 milioni di italiani contagiati dall’inizio della sorveglianza.
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