L’influenza stagionale 2025/26 prende piede in Italia con una diffusione rapida e numeri in costante aumento
L’inverno 2025/26 segna un’accelerazione evidente della circolazione dei virus influenzali in Italia. I sistemi di sorveglianza sanitaria mostrano un incremento costante dei casi di infezioni respiratorie acute. La diffusione dell‘influenza riguarda l’intero territorio nazionale e coinvolge tutte le fasce d’età, anche se con intensità differenti. In questa fase iniziale della stagione influenzale l’andamento è in linea con quanto atteso dagli esperti ed è già stata localizzata la macro area in cui il virus si è diffuso maggiormente. Ecco dove, come riportato da Rainews.it, e quando è previsto il picco.
Quando arriva il picco
Secondo le proiezioni epidemiologiche, il picco dell’influenza 2025/26 è atteso tra la fine di dicembre e le prime settimane di gennaio. In questo periodo la compresenza di più virus respiratori aumenta la probabilità di ammalarsi. I sintomi più frequenti includono febbre improvvisa, dolori muscolari diffusi, mal di testa persistente e una marcata stanchezza. Non mancano tosse secca, mal di gola e raffreddore, spesso accompagnati da brividi. Nei bambini piccoli sono comuni anche disturbi gastrointestinali.
Le regioni più colpite
L’analisi territoriale mostra differenze significative nell’intensità della diffusione influenzale. Alcune regioni del Sud e delle Isole registrano livelli molto alti di circolazione del virus con un numero di casi superiore alla media nazionale. In particolare, Campania e Sardegna risultano tra le aree più interessate in questa fase della stagione. Anche la Sicilia presenta un’incidenza elevata, con un impatto rilevante sui servizi sanitari locali. Il coinvolgimento delle fasce più giovani contribuisce ulteriormente alla propagazione del contagio.
Diffusione nel resto d’Italia
In altre regioni come Abruzzo, Emilia-Romagna, Veneto, Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta e Provincia di Bolzano l’intensità dei contagi viene classificata come media ma in progressivo aumento. Nel resto del Paese la circolazione è più contenuta, anche se il quadro resta dinamico e soggetto a variazioni rapide. Il Molise, al momento, si colloca su livelli minimi, anche se non è escluso un incremento nelle prossime settimane
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.