L’influenza è arrivata: tanti italiani a letto
L’influenza è arrivata e, soprattutto da una settimana a questa parte, sono moltissimi gli italiani costretti a letto tra febbre alta, dolori muscolari e spossatezza. A fornire un quadro della situazione – come si legge su “LaNazione.it” – è la dottoressa Elisabetta Alti, vicepresidente dell’Ordine dei medici di Firenze: “Tanti ammalati sì, soprattutto negli ultimi 10 giorni”. La Alti ha aggiunto come ormai da circa una settimana si possa sostenere che l’influenza sia davvero arrivata e ad essere maggiormente colpite sono le famiglie con i figli piccoli.
Influenza, il picco tra Natale e Capodanno
Stando a quanto riferito dai medici, l’ondata influenzale è destinata a crescere ancora nei prossimi giorni. A tal proposito, la dottoressa Elisabetta Alti – intervistata da “LaNazione.it” – ha spiegato che il picco è previsto più o meno durante le feste di Natale, a cavallo dell’ultimo dell’anno, con tutti i medici di base che sono impegnati a far fronte all’incremento dei casi. L’andamento influenzale di quest’anno, inoltre, sta presentando una particolarità: la vicepresidente dell’Ordine dei medici di Firenze, infatti, spiega che si sta assistendo ad un “incremento rapido” che è arrivato un pochino prima rispetto ad altre stagioni, con “una diffusione che si è accelerata in pochi giorni“.
Influenza, quali sono i sintomi
In questi giorni a circolare con maggiore forza è il ceppo influenzale A (H3N2) che al momento resta prevalente anche sul territorio fiorentino e toscano. La dottoressa Elisabetta Alti – intervistata da “LaNazione.it2 – ha spiegato che la durata tipica dell’influenza “è di 5, 6, 7 giorni, con febbre alta, dolori e grande stanchezza“. Si tratta di sintomi che quest’anno vengono avvertiti in modo molto marcato, senza che però questo porti ad un aumento delle forme gravi.
Influenza, chi sono i più colpiti e l’importanza del vaccino
La diffusione del virus influenzale al momento riguarda in particolare bambini e giovani adulti, mentre gli anziani risultano relativamente più protetti. In tal senso, la dottoressa Elisabetta Alti – come si legge su “LaNazione.it” – spiega che si vedono meno casi negli anziani e questo proprio grazie all’alta copertura vaccinale. Per i giovani, invece, il discorso è differente in quanto i giovani adulti, se non affetti da patologie croniche, risultano meno propensi a vaccinarsi. La loro vaccinazione, però – spiega la dottoressa Alti – sarebbe fondamentale per evitare la diffusione del virus. A proposito del vaccino, poi, la vicepresidente dell’Ordine dei medici di Firenze aggiunge che “il vaccino copre e ci si può vaccinare anche adesso per evitare di ammalarsi nei prossimi 10-15 giorni“. Dunque, non è troppo tardi per vaccinarsi: una scelta che se da un lato tutela certamente il singolo, dall’altro contribuisce a ridurre la circolazione del virus in una fase durante la quale aumentano i contatti sociali.
Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.