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Ipertensione nascosta, molti non sanno di soffrirne. Ecco come scoprire subito se hai la pressione alta

Molti italiani soffrono di pressione alta, ma non sanno di averla. Il Dottor Claudio Ferri ed il Dottor Massimo Volte ci aiutano a saperne di più

Ipertensione nascosta, molti non sanno di soffrirne. Ecco come scoprire subito se hai la pressione alta
Ipertensione nascosta, molti non sanno di soffrirne. Ecco come scoprire se hai la pressione alta. Fonte foto: pixabay.com

Ipertensione nascosta, molti non sanno di soffrirne

Molti italiani soffrono di pressione alta, ma non lo sanno. La conferma arriva a “Ok-salute.it”, dal Dottor Claudio Ferri, presidente della Società italiana dell’Ipertensione arteriosa (Siia): “Almeno il 50% degli ipertesi non sa di esserlo e circa un terzo dei pazienti ipertesi non raggiunge la normalizzazione pressoria o non assume con costanza la terapia”.

Pressione alta, in Italia ne soffrono circa 16 milioni di persone

Soffrire di ipertensione è una condizione piuttosto comune in Italia. Secondo quanto riferito dal Dottor Claudio Ferri a “Ok-salute.it”, a soffrire di pressione alta nel Bel Paese sono circa 16 milioni di persone. Nonostante questi numeri, però, la consapevolezza di questo disturbo è ancora molto ridotta: in base alle ultime ricerche che sono state condotte sul tema, infatti, risulta che quasi tutti gli italiani hanno sentito parlare di ipertensione, ma pochi conoscono nello specifico quelli che sono i valori ideali della pressione e i rischi ai quali si va incontro se non si rispettano determinati parametri.

Pressione alta, i rischi cardiovascolari

Quando si parla di pressione arteriosa si fa riferimento alla forza con la quale il cuore spinge il sangue nelle arterie, affinché quest’ultimo riesca a portare ossigeno e nutrimenti agli altri organi e ai tessuti. La pressione “massima” si realizza quando il cuore si contrae, mentre quella “minima” si verifica nel momento in cui il nostro cuore si rilassa. Nel momento in cui il nostro corpo non riesce a fronteggiare le variazioni della pressione – con la stessa che resta elevata nel tempo – allora si possono registrare dei danni per il cuore, con un’alterazione delle pareti delle arterie. Le suddette, dunque, finiscono per perdere elasticità, dilatandosi in modo anomalo: tutto questo può provocare pericolosi aneurismi che rompendosi generano delle emorragie.
Per questi motivi, dunque, le persone che soffrono di ipertensione sono a forte rischio di complicazioni cardiocircolatorie, come ad esempio insufficienza cardiaca, infarto, icuts, nefropatia ipertensiva o retinopatia ipertensiva.

Esistono due forme di ipertensione: primaria e secondaria

Come sottolineato a “Ok-salute.it” dal Dottor Massimo Volte, direttore dell’unità operativa complessa di cardiologia all’ospedale Sant’Andrea di Roma, esistono due forme di ipertensione: vale a dire quella primaria (o essenziale) e quella secondaria. Le cause che determinano l’ipertensione primaria non sono ancora conosciute, ma sembra che siano attribuibili ad una interazione tra fattori di natura genetica e fattori di natura ambientale (ad esempio stress, fumo, sedentarietà, consumo prolungato di alcool o un uso eccessivo di sale nell’alimentazione). Le cause che provocano l’ipertensione secondaria, invece, sono assolutamente chiare e comprendono tumori surrenali, malattie della tiroide, patologie vascolari o disfunzioni endocrine.

Ipertensione, i sintomi relativi alle due tipologie differenti

Abbiamo evidenziato le cause che sono alla base delle due differenti tipologie di ipertensione. A questo punto, però, soffermiamoci sui sintomi che differiscono tra ipertensione primaria o secondaria. Secondo quanto riportato da “Ok-salute.it”, se per quanto riguarda l’ipertensione secondaria i sintomi sono piuttosto identificabili, per quanto concerne quella primaria vi sono delle problematiche maggiori: generalmente, infatti, risulta essere asintomatica o presenta disturbi assolutamente aspecifici come ad esempio mal di testa, vertigini, un senso di affanno o palpitazioni. In questo caso, dunque, il rischio concreto è quello di sottovalutare tali segnali, finendo per procedere con una diagnosi tardiva. Per questo motivo, infatti, molti casi di ipertensione vengono scoperti assolutamente casualmente, magari nel corso di esami di routine ai quali ci si sta sottoponendo. Alla luce di tutto ciò, dunque, il consiglio del Dottor Volte è quello di procedere ad una misurazione all’anno della pressione per i giovani a partire dai 18 anni, mentre per quanto riguarda i soggetti a rischio il numero di misurazioni deve necessariamente essere più frequente (3-4 volte all’anno). Quando si parla di “persone a rischio” si fa riferimento a individui che presentano un forte sovrappeso, che fumano e conducono una vita sedentaria, oltre alle donne in menopausa.

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Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.

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