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L’acufene, fastidio alle orecchie che può essere letale: come curarlo e i suoi effetti pericolosi

Il Professor Massimo Ralli analizza gli acufeni a 360 gradi: sintomi, cause e rimedi del fastidio alle orecchie

L’acufene, fastidio alle orecchie che può essere letale: come curarlo e i suoi effetti pericolosi
Gli acufeni, tremendi fastidi alle orecchie: come curarli e i suoi effetti pericolosi - Foto IlCittadinoMb.it

L’acufene, cos’è e come va trattato: sintomi e rimedi

L’acufene è un fastidiosissimo disturbo alle orecchie che affligge circa 360 milioni di persone al mondo (8 milioni solo in Italia). E non è un problema da sottovalutare, in quanto i suoi effetti (alle lunghe) possono portare a drammatiche conseguenze, sia fisiche che psicologiche. Ma da dove deriva l’acufene e come va trattato? Benedetta De Mattei ha intervistato per CentroMeteoItaliano.it il Professor Massimo Ralli, Ricercatore Universitario presso il “Dipartimento Organi di Senso” de “La Sapienza” Università di Roma, che ha fatto chiarezza su questa patologia.

Che cos’è l’acufene?

L’acufene è la sensazione di un suono nell’orecchio o nella testa che non proviene da una fonte esterna. L’acufene è molto diffuso nella popolazione, in cui si stima una prevalenza tra il 5% e il 30%. Gli acufeni possono essere molto diversi tra loro, sia in termini di tipologia di suono che di intensità. Gli acufeni possono essere percepiti come fischi, ronzii, fruscii, sibili e altri innumerevoli suoni; l’acufene può essere continuo, pulsante o presente solo in alcuni momenti del giorno. La maggior parte delle persone riferisce di percepire di più l’acufene nel silenzio, anche se in alcuni casi gli acufeni tendono ad essere più intensi negli ambienti rumorosi”

Quali sono le cause più comuni?

L’acufene è un sintomo – e non una malattia di per sé – che può derivare da numerose cause. La causa più frequente è l’abbassamento dell’udito che, alterando la nostra percezione dei suoni, porta il cervello a creare e percepire un suono ‘fantasma’. Questa tipologia di acufene è molto frequente nella popolazione anziana in cui l’abbassamento dell’udito è relativamente diffuso. Altre cause comuni di acufene sono le patologie muscolo-scheletriche, soprattutto quelle a carico dell’articolazione temporo-mandibolare e della cervicale. In questi casi si genera un “corto circuito” nel nostro cervello tra le vie nervose muscolo-scheletriche e le vie uditive, causando un acufene che spesso viene aumentato o ridotto con la masticazione o con i movimenti della testa e del collo. Infine, è importante ricordare il ruolo dello stress, della stanchezza e della depressione nell’insorgenza ma, soprattutto, nella (mal)sopportazione dell’acufene con importanti conseguenze sulla qualità della vita“.

Esistono rimedi per l’acufene?

Il trattamento dell’acufene, che è senz’altro possibile, deve partire dalla corretta identificazione della sua causa. Pertanto lo specialista otorinolaringoiatria, una volta identificata la patologia sottostante – sia essa un problema di udito, muscolo-scheletrico o psicologico – dovrà concentrare la sua attenzione e l’approccio terapeutico su questa. Il trattamento è variabile a seconda della patologia sottostante: nei casi di abbassamento di udito, sarà importante utilizzare farmaci antiossidanti per supportare l’attività del nostro orecchio, ricorrendo agli apparecchi acustici quando indicato. Nei casi di acufene di natura muscolo-scheletrica, è molto importante un approccio multidisciplinare coinvolgendo altri specialisti come il dentista, l’ortopedico, il fisiatra e l’osteopata. Nei casi di acufeni “amplificati” da condizioni psicologiche come l’ansia, lo stress e la depressione, è molto importante trattare queste condizioni, anche con l’aiuto di uno psichiatra. Esiste poi la terapia del suono, un percorso riabilitativo che permette di desensibilizzare il nostro cervello dalla percezione dell’acufene“.

É bene ricordare che spesso i pazienti che soffrono di acufeni hanno più di una causa nello stesso momento: per questo motivo è di fondamentale importanza una diagnosi accurata e mirata prima di iniziare il percorso terapeutico, che se ben impostato avrà degli ottimi risultati – anche se solitamente non prima di 3-6 mesi dall’inizio della terapia – sulla persistenza e sulla tollerabilità dell’acufene“.

I 12 musicisti affetti da acufeni

Tra gli individui più soggetti agli acufeni ci sono anche i musicisti, che a causa del loro lavoro sono sottoposti molto spesso ad alti volumi e a uno stress particolare dell’apparato uditivo. E l’acufene non risparmia nemmeno rockstar e popstar, proprio come per il resto della popolazione che soffre di questo disturbo. Ecco 10 personaggi della storia della musica, dai scoli scorsi ai giorni nostri, che soffrono o hanno sofferto di acufeni (come riportano i sito Ok-Salute.it Adnkronos): si va dal genio di Ludwig Van Beethoven alla leggenda della musica italiana Gino Paoli, passando per i colossi internazionali Sting, Ozzy Osbourne dei Black Sabbath, Eric Clapton, Anthony Kiedis dei Red Hot Chili Peppers, Phil Collins, Pete Townshend de The Who, Chris Martin dei Coldplay, Lars Ulrich dei Metallica e il giovane rapper Plan B. E senza dimenticare il nostrano Caparezza. Da ricordare, inoltre, che molte persone si sono addirittura tolte la vita a causa della non sopportazione degli acufeni: si consiglia dunque di consultare il medico il prima possibile nel momento in cui ci si rende conto del problema.

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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.

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