
La scelta della posizione per dormire può influire sul nostro stato di salute peggiorando o migliorando una condizione: ecco quale preferire
Siamo tutti da sempre alla ricerca di una buona posizione per dormire bene evitando di risvegliarci al mattino con qualche acciacco al collo o alla schiena. Fare sette ore di sonno sereno e indisturbato è possibile solo se non facciamo incetta di carboidrati, grassi o caffeina prima di andarci a coricare. Se ci svegliamo, invece, ancora con dolori al collo, alle spalle o alla schiena, è possibile che la posizione in cui dormiamo ci impedisca di iniziare la giornata sentendoci riposati. In realtà come spiegano gli stessi esperti, non esiste una posizione ideale per dormire.
Quale posizione scegliere?
Una posizione per dormire può essere definita corretta in base alle esigenze individuali e al livello di comfort di ogni persona. In che modo la posizione in cui dormiamo influisce sulla salute? Se non soffrite di patologie preesistenti o problemi muscoloscheletrici, non c’è davvero nulla che ci impedisca di dormire nella posizione che riteniamo più comoda. In linea di massima la posizione ideale è quella che favorisce l’allineamento della colonna vertebrale. La posizione, in ogni caso, dipende sempre dallo stato di salute del soggetto.
Dormire di lato
Sono stati pubblicati, in questi anni, degli studi che hanno dimostrato come la posizione del sonno svolge un ruolo cruciale. Le persone, ad esempio, che soffrono di apnea notturna ostruttiva dovrebbero dormire su un fianco o a pancia in giù, piuttosto che sulla schiena. Quando una persona con apnea notturna dorme sulla schiena, c’è il rischio che le vie aeree collassino, il che può ostacolare la capacità di respirare. Le donne in gravidanza, invece, farebbero bene ad optare per dormire sul lato sinistro anche per agevolare il flusso sanguigno nel corpo e alleviare la pressione sul fegato. La maggior parte delle persone preferisce dormire su un fianco. Si tratta di una posizione salutare per le donne in gravidanza e per chi soffre di apnea notturna. Può anche aiutare a ridurre il russare, alleviare il bruciore di stomaco e alleviare il mal di schiena. Potrebbe però non rivelarsi una scelta opportuna se la colonna vertebrale non è ben supportata. In alcuni soggetti, il fatto di dormire di lato può contribuire al mal di schiena e al collo. Gli esperti consigliano sempre di posizionare un cuscino tra le ginocchia; questo aiuterà ad alleviare la pressione sui fianchi e a massimizzare l’allineamento della colonna vertebrale.
Dormire a pancia in giù
La scelta di dormire a pancia in giù, invece, contrasta il russamento soprattutto per chi soffre di apnea notturna. Va però anche chiarito che si tratta di una posizione particolarmente stressante per la colonna vertebrale e potrebbe peggiorare il dolore alla schiena e al collo. Se si tende a dormire a pancia in giù, sarebbe meglio farlo su un materasso più rigido, che eviterà di sprofondare nel letto.
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