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La vitamina D aiuta i bambini: ecco cosa cura e come

Dalle allergie alle patologie autoimmuni: la SIAIP (Società Italiana Allergologia e Immunologia Pediatrica) spiega l'importanza della vitamina D nei bambini

La vitamina D aiuta i bambini: ecco cosa cura e come
La vitamina D aiuta i bambini: ecco cosa cura e come - Foto Società Italiana Pediatria

Tutti i benefici della vitamina D sui bambini

La vitamina D è una preziosa alleata per la salute dei bambini. Non solo (tra le sue proprietà) rinforza le ossa e i denti degli adulti: questa sostanza è fondamentale anche per salvaguardare i più piccoli da patologie serie e, alle lunghe, pericolose. L’effetto della vitamina D sui bambini è oggetto del Congresso Nazionale SIAIP (Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica) in corso a Milano fino al 18 maggio, in cui appunto si analizzano i risultati degli studi più recenti che riguardano l’influenza della vitamina D sui piccoli. Che cosa fa dunque, in concreto, questa vitamina? Ecco tutti i suoi benefici, illustrati dal sito ufficiale della SIAIP (www.siaip.it).

La vitamina D rafforza il sistema immunitario e previene le allergie

Questa in realtà non è una novità, ma è sempre bene precisarlo: la vitamina D rinforza il sistema immunitario dei bambini, regolando la reazione agli agenti infettivi e incidendo sulla risposta immunologica. Ma la grande novità è che la vitamina D giocherebbe un ruolo molto importante nella prevenzione delle allergie dei bambini e di patologie autoimmuni come diabete mellito 1, sclerosi multipla e morbo di Chron. La vitamina D, inoltre, è importante per ridurre gli episodi asmatici nei soggetti che soffrono di questa patologia. E c’è anche dell’altro: il dottor Diego Pieroni, ordinario del reparto Pediatria dell’Università di Pisa, ha aggiunto (come riporta Repubblica.it) che la vitamina D “diminuisce il rischio di contrarre infezioni all’apparato respiratorio, come otite, bronchioliti, respiro sibilante e altre”. 

Cosa mangiare e da dove proviene la vitamina D

La vitamina D è presente in numerosi cibi, soprattutto nel pesce: infatti alimenti come olio di merluzzo, ostriche, gamberi, tonno, aringhe, salmone, anguille e pesce gatto sono ricchi di questa sostanza molto importante per l’organismo umano, in questo caso per i bambini. La vitamina D è presente anche nei funghi, nel fegato, nel tuorlo d’uovo, nel burro, nei formaggi grassi e nelle verdure a foglia verde, tutti alimenti che fanno parte della classica dieta mediterranea. Ma in realtà la vitamina D che assumiamo arriva soltanto per il 10% dal cibo: il dottor Michele Miraglia, vicepresidente SIAIP, ha spiegato a margine del congresso milanese che “il 90% della vitamina D ci giunge per sintesi dopo l’esposizione alla luce del sole”. E questo, chiarisce il dott. Miraglia, non è un bene per tutti i bambini che vivono in posti poco esposti al sole (soprattutto nelle stagioni invernali e autunnali) e che fanno i conti con un deficit di vitamina D.

Il deficit di vitamina D

Il prof. Miraglia ha precisato che “quando non è estate il corpo produce poca vitamina D a causa della poca esposizione al sole, dunque se non si supporta questa mancanza con il cibo potrebbero esserci dei problemi“. L’esperto, durante il congresso SIAIP, ha anche spiegato che ci sono altri fattori oltre al posto in cui si vive che incidono sul deficit di vitamina D, come il colore della pelle dei bambini, il troppo tempo passato in casa (con conseguente scarsa esposizione all’aria aperta e al sole) e presenza di patologie importanti come l’obesità. Ma attenzione: d’altro canto, spiega il sito OspedaleBambinoGesù.it, l’eccessiva esposizione ai raggi solari, soprattutto in estate e nelle ore più calde, può favorire l’insorgenza di melanomi e gravi danni alla pelle, che vanno molto aldilà delle scottature “da mare”. E c’è uno studio geografico che rivela le zone d’Italia con il più alto deficit di vitamina D: a Novara, Verona, Parma, Roma e in gran parte del nord est della penisola, come illustra lo studio riportato da Repubblica.it, addirittura un bambino su due ha scarse dosi di vitamina D.

Come si manifesta la carenza di vitamina D

I sintomi più comuni della carenza di vitamina D, spiega PagineMediche.it, nei bambini così come negli adulti vanno dalla debolezza e stanchezza fisica fino alla depressione, dato che la vitamina D incide anche sull’ormone che regola il buonumore. Inoltre quando si è particolarmente irritabili vuoldire che si è assunta poca vitamina D in quella giornata (o nelle ore immediatamente precedenti).La mancanza di questa sostanza può portare a conseguenze molto gravi come deformazioni alle ossa, rachitismo, sviluppo incompleto dei muscoli, formicolii, crampi e spasmi.

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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.

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