Uno studio britannico ha dimostrato la correlazione tra le troppe ore di sonno e il rischio di sviluppare un tumore al seno
Secondo uno studio effettuato nel Regno Unito e pubblicato sul sito Medical News Today, le donne che sono mattiniere potrebbero avere un minor rischio di sviluppare un tumore al seno. Per condurre la propria ricerca, l’equipe di medici h utilizzato dati su 180.216 donne della Biobank del Regno Unito e 228.951 donne del Consorzio per l’associazione al cancro al seno.
Cosa si è dedotto
Sarebbero stati trovati indizi che testimonierebbero che le donne che dormono più di 7-8 ore a notte potrebbero avere un “effetto negativo” sul rischio di cancro al seno. I ricercatori sottolineano che il sonno è un fattore minore rispetto ad altri fattori di rischio per il cancro al seno, come l’IMC, il consumo di alcol e il fumo.
Come si sviluppa il cancro al seno
Il cancro al seno parte dal tessuto mammario. Si manifesta quando le cellule anomale crescono fuori controllo, invadono il tessuto vicino e si diffondono in altre parti del corpo. Sebbene colpisca soprattutto le donne, gli uomini non sono immuni da questi rischi. Solo nel 2016, sono state 3,5 milioni le donne che hanno sviluppato un cancro al seno negli Stati Uniti, secondo il National Cancer Institute (NCI).
Il 13% delle donne riceverà una diagnosi di cancro nel corso della propria vita
L’NCI stima inoltre che circa il 13% delle donne negli Stati Uniti riceverà una diagnosi di cancro al seno a un certo punto della loro vita. I ricercatori hanno effettuato questa ricerca anche perché molte ricerche pubblicate sul rischio di cancro al seno correlate al sonno si sono concentrate sul “lavoro notturno e sull’esposizione alla luce di notte”.
Molti meno studi hanno concentrato la propria attenzione sugli attributi personali che gli individui trovano molto più difficili da cambiare. Una preferenza per il mattino o la sera è un esempio di un tale tratto, che gli autori descrivono come un “cronotipo”.
Le due analisi che sono state effettuate
In questi studi i ricercatori hanno effettuato due tipi di analisi. Nel primo tipo, hanno eseguito un’analisi di regressione multivariata sui dati della banca dati del Regno Unito per trovare collegamenti tra il cancro al seno e quello che ogni partecipante ha segnalato come la preferenza del mattino o della sera, la durata del sonno e i sintomi dell’insonnia. Nel secondo tipo di analisi, hanno usato i profili genetici dei partecipanti di cronotipo, durata del sonno e insonnia per cercare i collegamenti tra questi e il cancro al seno.
I risultati dello studio
La ricerca ha evidenziato che le donne mattiniere hanno un rischio inferiore al 1% di cancro al seno, rispetto alle donne che amano prolungare il sonno fino al mattino inoltrato. Un fattore che ha un impatto inferiore all’1% sul rischio di cancro al seno femminile significa che colpisce meno di 10 donne su 1.000. Insomma esisterebbe un piccolo rapporto causa-effetto tra la maggiore durata del sonno e il rischio di cancro al seno.
Lo studio pubblicato su Medical News Today potrebbe anche aiutare ad allineare l’orario di lavoro con il cronotipo per armonizzare più strettamente i tempi imposti dall’esterno con le preferenze individuali diurne in particolar modo nella popolazione lavorativa.
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