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Le persone che soffrono di allergie potrebbero contrarre il Covid in forma lieve

I ricercatori di questo studio sperano che, alla luce delle nuove scoperte, possano essere introdotte nuove modalità di prevenzione dal COVID-19

Le persone che soffrono di allergie potrebbero contrarre il Covid in forma lieve
Covid, rischio contagio doppio per gli adolescenti rispetto agli anziani, ecco per quale motivo - Foto Pixabay

La nuova scoperta potrebbe offrire nuovi strumenti per la prevenzione

Dall’inizio della pandemia da Covid-19 molti scienziati, oltre alle cause del virus, hanno cercato di individuare quali tipologie di soggetti sono meno a rischio di contrarre il Covid in forma severa e per quali ragioni. Recentemente è stato condotto uno studio sulla popolazione da parte del NIH (National Institutes of Health), il quale ha scoperto che alcuni soggetti affetti da determinate allergie possono contrarre il SARS-Cov-2 in forma più lieve. In questo studio è stata analizzata una popolazione pari a 4000 persone, ossia famiglie aventi anche minori a carico. La ricerca in questione ha evidenziato come le persone che soffrono di allergie alimentari hanno la metà delle possibilità di contrarre il SARS-CoV-2 rispetto alle persone che non ne soffrono.

I risultati della ricerca

Tali risultati hanno incuriosito i ricercatori e sono stati anche riscontrati dei risultati simili in altri studi. Inoltre, questo studio ha portato alla scoperta di alcune condizioni allergiche, come l’asma, capaci di offrire protezione dai casi gravi di contagio. Oltre a questo studio, anche un’altra ricerca ha mostrato come condizioni come l’asma non siano correlate a una possibilità di avere dei sintomi più gravi e aggressivi, nonostante l’asma colpisca il sistema respiratorio. Al contrario, è stato dimostrato che bambini e adolescenti in stato di obesità o degli indici elevati di BMI hanno possibilità più elevate di contrarre il SARS-CoV-2.

Come è stato condotto lo studio

La scoperta riguardante le allergie e la loro correlazione con l’infezione da SARS-CoV-2 ha sicuramente destato interesse e per questo motivo verrà approfondita con ulteriori studi. I ricercatori non hanno ancora compreso il preciso motivo per cui le persone aventi delle allergie alimentari risulterebbero meno vulnerabili al virus, anche se qualche ipotesi è stata già avanzata. Le persone che hanno partecipato allo studio e che soffrono di allergie alimentari, sono circa la metà della popolazione studiata. Con ulteriori analisi, sono stati scoperti anche degli anticorpi collegati alle allergie. I ricercatori che si sono occupati dello studio hanno monitorato le famiglie da Maggio 2020 fino a Febbraio 2021, facendo delle scoperte interessanti. Si è evidenziato che le persone che soffrono di asma non risultano più protette rispetto a chi non ne soffre e nono sono nemmeno particolarmente vulnerabili all’infezione. Nello specifico, solo l’asma atopica, non altamente allergica, rispetto alle altre tipologie di asma, mostra dei livelli all’interno delle zone del recettore ACE2 più basse.

Le conclusioni

Le persone che soffrono di allergie alimentari avevano invece la metà delle possibilità di contrarre il virus rispetto alle persone non allergiche. I dati forniti riguardanti l’asma atopico sono interessanti in quanto possono suggerire che l’infezione attuale non sia particolarmente aggressiva nei confronti dei polmoni e delle loro cellule. E’ possibile affermare la medesima ipotesi anche per le persone aventi allergie alimentari. L’infiammazione di tipologia 2 è riuscita a ridurre il rischio di infezione grazie alla stessa riduzione dell’ACE2 presente all’interno delle vie aeree. Mentre l’asma allergico può garantire una certa protezione nei confronti delle forme severe di COVID-19.
I ricercatori di questo studio sperano che, alla luce delle nuove scoperte, possano essere introdotte nuove modalità di prevenzione dal COVID-19.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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