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Lockdown differenziato per i non vaccinati, ora anche l’Italia pensa di introdurlo

In base ai dati che verranno diffusi nella giornata di venerdì, il governo potrebbe decidere di rimodulare l'uso della certificazione verde

Lockdown differenziato per i non vaccinati, ora anche l’Italia pensa di introdurlo
Lockdown solo per i non vaccinati (Foto Youtube)

La settimana in corso sarà cruciale per decidere le sorti della Certificazione Verde nel nostro Paese

Se il consueto monitoraggio settimanale dell’ISS, reso pubblico il venerdì, dovesse evidenziare un incremento del RT (indice di contagio) tale da rendere probabile una crescita esponenziale dei nuovi positivi, l’Esecutivo Draghi potrebbe introdurre significativa novità sul fronte del Green Pass. Sono tre, al momento, le valutazioni in corso. La prima riguarda la durata di validità della Certificazione Verde che potrebbe essere ridotta a 9 mesi, la seconda è inerente alle modalità di ottenimento della stessa (con tampone rapido o molecolare o entrambi) e, l’ultima, riguarda l’introduzione di Green Pass differenziali a seconda della destinazione d’uso (il cosiddetto lockdown dello svago). Da leggere anche Ministero dei Trasporti, in arrivo una nuova ordinanza che riguarda il Covid

Il Green Pass differenziato

Sempre venerdì potrebbe arrivare l’obbligatorietà della terza dose di vaccino per le categorie che lavorano in ambito sanitario e l’ingresso di cinque regioni in zona gialla. Sulla scia di quanto sta accadendo nella vicina Austria dove è in vigore un lockdown selettivo che permette ai non vaccinati di recarsi al lavoro, ad acquistare derrate alimentari o per motivi di salute, ma non di dedicarsi ad attività ludiche, anche nel nostro Paese si sta discutendo di riservare l’accesso a ristoranti, bar, teatri e stadi soltanto a chi ha compiuto il percorso vaccinale completo o a chi è guarito da meno di 6 mesi. La certificazione negativa da tampone rapido o molecolare, valida per 48 ore, potrebbe essere utile soltanto per recarsi sul luogo di lavoro. La Certificazione Verde differenziata, secondo quanto riportato da il quotidiano la Stampa, sarebbe la soluzione per mantenere attiva la produttività e salvaguardare alcuni settori strategici con un numero contenuto di addetti vaccinati (come le forze dell’ordine e i trasporti). Nulla però è ancora stato deciso in merito e, anzi, il sottosegretario alla salute Costa, in una sua recente esternazione, ha mostrato cauto ottimismo in vista del Natale ed ha smentito una possibile rivalutazione dei criteri di concessione del Green Pass.

Giallo o Arancione?

Secondo quanto evidenziato dall’Associazione Italiana di Epidemiologia, la circolazione virale da COVID-19 sta conoscendo una significativa recrudescenza. Sono cinque le regioni italiane (Friuli Venezia Giulia, Calabria, Marche, Veneto e provincia autonoma di Bolzano) che, in considerazione dell’elevato valore di incidenza settimanale di contagio per 100.000 abitanti potrebbero cambiare colore già questo fine settimana. I dati sulle terapie intensive, al momento, appaiono ancora sotto controllo con esclusione della provincia di Bolzano e del Friuli Venezia Giulia che risultano già sotto stress. I dati del Friuli Venezia Giulia sono fortemente preoccupanti. Il presidente della Regione Fedriga, ha sottolineato il probabile ingresso in zona gialla già da questo venerdì senza troppa preoccupazione a livello sanitario ed economico mentre ha mostrato di temere molto il successivo passaggio in zona arancione a causa delle ripercussioni sul tessuto economico locale. ..

Il settore dei trasporti

Allo scopo di contrastare la diffusione epidemiologica, il Ministro dei Trasporti, ha recentemente emesso una nuova ordinanza secondo la quale il monitoraggio del Green Pass deve essere fatto prima che gli utenti salgano a bordo del mezzo e, soltanto nell’impossibilità di farlo, quando sono già saliti. Nel caso in cui un passeggero evidenzi sintomi compatibili con l’infezione da COVID 19 sarà obbligatorio avvisare la polizia ferroviaria e le autorità sanitarie che avranno facoltà anche di arrestare il convoglio.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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