
Cos’è la maculopatia
La maculopatia o degenerazione maculare, è una malattia che interessa la macula, parte centrale della retina. Questa patologia avanza e non si può fermare, tuttavia si può rallentare o bloccarla se viene diagnosticata in tempo. Ne consegue che è essenziale fare una diagnosi precoce. I principali sintomi sono: vedere in modo distorto e poco chiaro al centro della vista. E’ quanto riportato dal grupposandonato.it. Il tema è stato approfondito con uno specialista in oculistica, da poco all’Istituto Cura Città di Pavia, il dottore Bolognesi.
Maculopatia: di cosa si tratta
La macula è la parte centrale della retina, dove nasce l’immagine che vediamo. Qui ci sono delle cellule chiamate fotorecettori, che si trovano nella fovea, che trasformano la luce in impulsi elettrici che il nostro cervello può capire. Il dottore Bolognesi afferma che quando codesto processo non funziona bene, la persona avrà problemi a vedere chiaramente, con immagini sfuocate e colori poco distinti. La macula permette di vedere in modo chiaro e dettagliato ciò che abbiamo davanti. Per varie ragioni, può accadere che la visione centrale diventi distorta, mentre quella laterale resta più chiara. Il medico spiega che si tratta di una malattia che peggiora nel tempo e che non può essere curata, ma se viene scoperta precocemente e trattata nel modo più appropriato, consente di rallentare il suo avanzamento.
I fattori di rischio e le tipologie di maculopatia
I fattori di rischio per la degenerazione maculare includono l’obesità, l’età del paziente, il diabete, l’ipertensione, il fumo e l’iperlipidemia. Le diverse forma di maculopatia sono quattro. Esiste quella correlata all’età che di solito colpisce tutti e due gli occhi, spesso in tempi diversi e avviene la maggior parte delle volte dopo i 50 anni di età. Nei Paesi sviluppati, è la principale causa di problemi di vista e cecità per le persone oltre i 65 anni. Ci sono due tipi di questa condizione: quello secco che si trova nell’80% dei casi, e quello umido, meno comune. E’ necessario sottolineare che il 10-15% dei casi di forme secche possono diventare essudative (umida). Poi, c’è la maculopatia ereditaria o congenita, è un problema degli occhi che si trasmette attraverso i geni. Inoltre, c’è anche la maculopatia miopica, una malattia che spesso colpisce le persone affette da una grave miopia, ovvero una vista molto sfocata da lontano, di solito maggiore di 6 diottrie. Questa condizione, che fa allungare il bulbo oculare, aumenta il rischio di sviluppare una malattia che riguarda la parte posteriore dell’occhio. Infine, esista la maculopatia diabetica, si tratta di una condizione che può colpire le persone diabetiche. Si può avere un edema maculare, che è un accumulo di liquidi nella parte centrale della retina, e questo può abbassare la vista.
I sintomi a cui prestare attenzione
Lo specialista spiega che chi è affetto da maculopatia ha una percezione dei colori alterata; una visione centrale ridotta; una fotofobia. Il sintomo più evidente è la presena di metamorfopsie, ossia si vedono le immagini in modo distorto. Le conseguenze della patologia variano a seconda della causa della maculopatia. In tutte le sue forme, la visione centrale viene colpita, ma in modo diverso. Questo permette di non arrivare a una totale cecità. Nel caso del diabete, la degenerazione maculare è solitamente collegata a problemi della parte esterna della retina. Se non viene trattata in modo corretto, questo può provocare la perdita totale della vista. E’ essenziale affermare che, grazie alle cure mediche e agli interventi chirurgici, questa situazione è oggi piuttosto rara.
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