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Malattie al fegato, se hai questi sintomi devi allarmarti. Ecco come riconoscerli subito

La malattia al fegato più comune è la “Steatosi epatica”, nota come “Malattia del fegato grasso". Gli esperti ci aiutano a capire meglio di cosa si tratta

Malattie al fegato, se hai questi sintomi devi allarmarti. Ecco come riconoscerli subito
Malattie al fegato, se hai questi sintomi devi allarmarti. Ecco come riconoscerli subito. Fonte foto: pixabay.com

Malattie del fegato: cos’è la steatosi epatica?

Quando si parla delle malattie al fegato, non si può fare a meno di citare la più comune: vale a dire la “Steatosi epatica”, ossia quella che generalmente viene indicata con il nome di “Malattia del fegato grasso”. Pietro Lampertico, direttore dell’Unità Operativa Complessa, Gastroenterologica ed Epatologia, Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, ha spiegato a “Repubblica.it” che si tratta di una condizione piuttosto frequente che consiste nell’accumulo di grasso nel fegato. Nella maggior parte dei casi non presenta sintomi evidenti e non è patologica, ma la sua evoluzione può portare ad infiammazione e fibrosi che poi a loro volta possono generare lo sviluppo di cirrosi epatica.

Quanto è diffusa la la steatosi epatica?

Nel momento in cui si parla di steatosi epatica o di steatoepatite si fa riferimento ad una condizione sempre più diffusa in Italia e chi ne soffre generalmente ha anche il diabete (22%), la pressione alta (40%), il colesterolo alto (69%) e soffre di obesità (51%). Nei casi che abbiamo evidenziato – stando a quanto riportato da “Corriere.it” – si parla di epatopatia metabolica e, sulla base delle ultime stime disponibili, si ritiene che nei Paesi Occidentali vada ad interessare circa il 25% delle persone, anche se potrebbe essere una stima piuttosto ottimistica.

Fegato grasso, quali sono i sintomi principali che si possono riconoscere?

Nella sua fase iniziale – come si legge su “Fondazioneveronesi.it” – il fegato grasso non presenta dei sintomi evidenti. Vi sono, però, dei fastidi che costituiscono dei campanelli d’allarme da non sottovalutare: tra questi occorre necessariamente far riferimento ad un dolore che si avverte nella parte destra e alta dell’addome. Normalmente tale sintomo si presenta quando il fegato, oltre ad essere grasso, inizia anche ad essere anche
“grosso”.

I rischi legati alla steatoepatite

Anna Ludovica Francanzani, docente di medicina interna dell’Università degli Studi di Milano – intervistata da “Corriere.it” – ha evidenziato che “se il grasso si accumula nel fegato viene favorita la comparsa di una resistenza all’insulina e quindi di diabete”. La Francanzani, inoltre, ha sottolineato come cresca anche il rischio di calcificazione delle coronarie e quindi di infarti e coronopatie. Inoltre, è importante chiarire come per i pazienti che soffrono di steatoepatite, la prima causa di morte sia riconducibile ad infarto o ictus, mentre la seconda e la terza siano rispettivamente legate a tumori e a cause epatiche.

Alcune raccomandazioni dietetiche da seguire

Stando a quanto si legge su “Fondazioneveronesi.it”, per combattere quello che comunemente viene definito “fegato grasso” occorre seguire una dieta sana. In tal senso il consiglio è quello di mangiare alimenti che contengano un’elevata presenza di fibre, cucinare senza grassi aggiunti, mangiare in maniera costante frutta e verdura. Inoltre, è importante evitare il più possibile periodi di digiuno prolungato. Per il resto occorre tenersi lontani da bevande alcoliche, zuccheri e grassi in genere, riducendo il consumo di alimenti di origine animali come ad esempio gli insaccati. Questi ultimi, infatti, presentano un alto livello di grassi saturi. Infine è importante ridurre il consumo di maionese e di altre salse elaborate.

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Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.

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