Ecco il sintomo che preannuncia l’arrivo di una polmonite potenzialmente letale, le parole della Dott.ssa Baglivo
Sono trascorsi solo tre giorni dalla morte di Maurizio Costanzo, scomparso all’età di 84 anni in seguito a complicazioni relative a problemi di salute: Giorgio Assumma, avvocato ma soprattutto amico del compianto conduttore e giornalista, ha raccontato che il tragico evento è stato provocato da una brutta polmonite. A cogliere tutti di sorpresa sono state però le tempistiche del decesso visto che Assumma ha incontrato Costanzo nella clinica Paideia di Roma proprio il giorno prima della sua morte (“Ci vediamo presto” gli disse il conduttore senza fare alcun riferimento a ciò che sarebbe accaduto di lì a poche ore). Tuttavia c’è un segnale ben preciso, a proposito di polmonite, che il corpo emette per avvisare che qualcosa non va: è la dispnea, la Dottoressa Francesca Baglivo ha spiegato a LaProvinciaCr.it di cosa si tratta e come si può riconoscere.
Dispnea e polmonite, tutti i dettagli
La specialista, pneumologa dell’Unità operativa di Pneumologia dell’Ospedale di Cremona, ha spiegato che le “polmoniti da freddo” non esistono (sfatando un falso mito) ma vengono causate da infezioni respiratori e virus che causano sintomi come raffreddore, tosse e mal di gola. Un sintomo evidente e pericoloso di polmonite, appunto, è la dispnea ovvero la mancanza di fiato: il paziente sente che non riesce a respirare a pieni polmoni e ha meno autonomia tra un’inspirazione e l’altra. “I sintomi classici – ha aggiunto la Baglivo – sono poi febbre alta, tosse con o senza espettorazione, dolore toracico e, nelle persone anziane, talvolta anche confusione e disorientamento“.
Cosa fare
Se ci si accorge di soffrire di dispnea, o comunque si fa fatica a respirare e magari compare anche qualche altro sintomo, ci si deve rivolgere subito al medico di fiducia (soprattutto i soggetti fragili e “in là” con l’età). Come dimostra il caso di Maurizio Costanzo, purtroppo, quello che potrebbe risultare un piccolo problema polmonare rischia di avere conseguenze gravi e addirittura fatali.
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