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Sabato 16 Marzo
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Medici di base in allerta: “Influenza, boom di casi e picco mai registrato prima” e il Covid torna a fare paura

Le festività natalizie sono state occasioni di convivialità all'interno delle famiglie favorendo la rapida diffusione dei contagi: in questi giorni si è raggiunto il picco

Medici di base in allerta: “Influenza, boom di casi e picco mai registrato prima” e il Covid torna a fare paura
Pronto soccorso

La crescita drammatica dei casi ha intasato le strutture sanitarie ed è di nuovo emergenza negli ospedali italiani

L’aumento esponenziale del numero di casi di influenze e di Covid, secondo gli esperti, sarebbe da addebitare all’eccessiva superficialità dei pazienti che avrebbero commesso l’errore di sottovalutare il rischio di infezione ritenendo la pandemia ormai alle spalle.”Purtroppo il Covid continua a fare danni – ha spiegato il presidente regionale della Fimmg (medici di base), Paolo Misericordia – perché ormai è stato sdoganato il messaggio secondo cui la pandemia non esiste più e quindi la popolazione non si protegge più col vaccino”. Il risultato è il sovraffollamento dei pronto soccorso degli ospedali presi d’assalto da persone che hanno sviluppato gravi sindromi influenzali.

Il picco dopo le festività

Le festività natalizie che sono state occasioni di convivialità all’interno delle famiglie, non hanno fatto altro che favorire la diffusione dei contagi come ha avuto modo di confermare anche la dottoressa Susanna Contucci, primaria del pronto soccorso di Torrette nelle Marche: “Durante questo periodo delle festività – ha spiegato la primaria – stiamo assistendo a un picco mai visto da anni, neppure nel periodo pre-pandemico”. Il presidente Misericordia ha evidenziato come i casi di influenza stagionale si stanno mischiando ai nuovi positivi del virus, mentre i tamponi non sono in grado di intercettare i reali casi che circolano, generando false certezze.

La scarsa immunizzazione sul banco degli “imputati”

Se l’uso delle mascherine era stato efficace per proteggerci durante la pandemia, adesso che questi dispositivi non vengono utilizzati praticamente da nessuno, la situazione è diventata nuovamente preoccupante, generando ancora l’intasamento dei pronto soccorso. Gli esperti attribuiscono la responsabilità alla scarsa immunizzazione non tanto sul fronte antinfluenzale ma per quanto concerne il Covid. “La popolazione pensa che il rischio di un contagio sia svanito – ha spiegato Misericordia – e che il Covid non faccia più male, purtroppo non è così. A questo si aggiunga la difficoltà della gente a potersi vaccinare.

I tagli alla sanità

In Italia ormai da tempo si avverte una certa stanchezza e poca disponibilità all’inoculazione dei vaccini anche da parte dei soggetti più fragili.  E’ anche vero che l’intasamento dei pronto soccorsi non può essere attribuito solo ed esclusivamente alla scarsa immunizzazione. Anche i tagli alla sanità imposti dalla crisi economica ha contribuito a ridurre l’offerta sanitaria. Basta pensare che tra il 2010 e il 2020 in Italia sono stati chiusi 111 ospedali, 113 pronto soccorsi e sono stati tagliati 37.000 posti letto. Molti pronto soccorso sono stati accorpati oberando il personale (fra l’altro sottocontingentato) di ulteriore lavoro e di ulteriori oneri.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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