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Meningioma, il tumore che ha colpito Sandro Giacobbe: ecco quali sono i sintomi

A Sandro Giacobbe gli era stato diagnosticato anche un meningioma: di cosa si tratta, chi colpisce, sintomi e cause

Meningioma, il tumore che ha colpito Sandro Giacobbe: ecco quali sono i sintomi
Meningioma, il tumore che ha colpito Sandro Giacobbe: ecco quali sono i sintomi

Sandro Giacobbe e i due tumori

Sandro Giacobbe è morto oggi, venerdì 5 dicembre 2025, aveva 75 anni e da oltre 10 combatteva contro un cancro alla prostata. Al cantautore genovese sono stati diagnosticati due tumori. Il primo è stato nel 2015, un tumore alla prostata; il secondo, di cui ha parlato apertamente durante la puntata di Domenica In del 16 marzo, è un meningioma, un tumore che colpisce le meningi. Esse rappresentano le tre membrane che circondano e proteggono il cervello e il midollo spinale: dalla più esterna alla più interna si trovano la dura madre, l’arachnoide e la pia madre. Secondo la Fondazione Veronesi, il meningioma è un tumore “generalmente benigno che ha origine dalla dura madre”. In parole semplici, cellule anomale si formano e si moltiplicano da questa membrana esterna. Pertanto, tecnicamente non è considerato un tumore cerebrale in senso stretto, ma può esercitare pressione sul cervello ed è uno dei tumori più frequenti nella zona cranica (tumori endocranici). I meningiomi vengono spesso scoperti casualmente, ad esempio dopo un colpo alla testa in seguito a un incidente stradale, poiché crescono lentamente e, quindi, non mostrano sintomi fino a quando la massa tumorale comincia a esercitare pressione su vasi sanguigni, nervi e tessuti cerebrali, causando una serie di manifestazioni cliniche. Tra i sintomi noti ci sono le crisi epilettiche in persone che non ne hanno mai avute; disturbi visivi; difficoltà nel linguaggio; cambiamenti comportamentali e diminuzione della forza di braccia e gambe. Giacobbe ha raccontato in passato che un giorno, dopo aver fatto colazione, ha avvertito in un braccio e in una mano una sensazione di intorpidimento, accompagnata da un lato della bocca che “tirava”. Dopo una corsa al pronto soccorso e gli accertamenti necessari ha ricevuto la diagnosi di meningioma, seguita da un intervento chirurgico e trattamenti di terapia. E’ quanto riporta Fanpage.it.

Cos’è il meningioma e chi colpisce

Il meningioma è un neoplasma che interessa le meningi, le membrane note come dura madre, aracnoide e pia madre, le quali avvolgono e proteggono il cervello. I Manuali MSD specificano che i meningiomi – anche in forma multipla – possono svilupparsi in diverse aree della dura madre, “di solito sulla superficie convessa vicino ai seni venosi, lungo la base del cranio, nella fossa posteriore e, raramente, nei ventricoli”. Secondo l’Istituto Humanitas, si distinguono tre forme di meningioma, tra cui quelle di grado III che sono altamente aggressive e crescono più velocemente. La grande maggioranza di questi tumori, comunque, tende a crescere molto lentamente, per cui possono passare anni prima che si presentino i primi segnali di malattia. Proprio per questo motivo possono essere scoperti incidentalmente durante esami cerebrali (come TAC o risonanze magnetiche) eseguiti per altri problemi. La Fondazione Veronesi evidenzia che i meningiomi si manifestano con molta più frequenza nelle donne, avendo un’incidenza tripla rispetto agli uomini. Questo porta a sospettare che gli ormoni sessuali femminili o i trattamenti ormonali sostitutivi possano aumentare il rischio di sviluppare questa condizione. L’incidenza cresce con l’avanzare dell’età, con una diagnosi che solitamente avviene intorno ai 67 anni, come riportato dai Manuali MSD. Tuttavia, la malattia può riscontrarsi a qualsiasi età.

I sintomi del meningioma

I sintomi legati al meningioma variano in base alla posizione della neoplasia e all’area del tessuto cerebrale che subisce compressione. Naturalmente, un aumento delle dimensioni comporta maggiori complicazioni, con il rischio di disabilità. I segnali più frequenti evidenziati dalla Mayo Clinic, una delle principali istituzioni sanitarie negli Stati Uniti, comprendono: alterazioni visive, come visione doppia o sfocata; mal di testa che si intensificano al mattino; perdita dell’udito o tinnitus; difficoltà di memoria; diminuzione dell’olfatto; crisi convulsive; debolezza agli arti superiori o inferiori; e difficoltà nel parlare. Vengono riportati anche cambiamenti emotivi e cognitivi, a seconda della pressione esercitata dalla massa tumorale. Crisi epilettiche in adulti che non hanno mai avuto precedenti episodi possono portare alla diagnosi, come indicato dalla Fondazione Veronesi. Questi sintomi potrebbero essere legati ad altre patologie e la diagnosi può essere confermata solo dopo indagini dettagliate.

Le cause del meningioma

Come avviene per molti altri tipi di tumori, esistono alcuni fattori di rischio legati all’insorgere dei meningiomi, ma non sono ancora chiare le vere cause che provocano anomalie nelle cellule della dura madre, le quali conducono alla formazione di tumori. Secondo le indicazioni della Mayo Clinic, l’unico fattore di rischio ambientale conosciuto per sviluppare un meningioma è l’esposizione alle radiazioni durante l’infanzia, e non vi è alcuna prova che colleghi l’uso del cellulare alla formazione di tali neoplasie. È stato osservato che gli ormoni sessuali femminili, la terapia ormonale sostitutiva e l’assunzione di anticoncezionali potrebbero contribuire a un aumento del rischio, considerando l’incidenza elevata. Anche l’obesità è vista come un fattore di rischio legato allo sviluppo del meningioma, insieme a una rara malattia genetica nota come neurofibromatosi, che aumenta anche il rischio di diverse forme di tumori cerebrali. Le evidenze scientifiche riguardo alla relazione tra traumi cranici e esposizione a certe sostanze sono molto limitate.

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Carmine Orlando

Classe 1971, da oltre un decennio svolgo il lavoro di redattore web. Ho collaborato con molti siti ed essendo una persona poliedrica mi sono occupato di svariati argomenti, dall'astrologia alla salute, dalla politica al fisco, dalla tv allo sport. Ma mi diletto anche nella stesura di articoli di terremoti, astronomia, cronaca, tecnologie e lotterie. Adoro scrivere ma anche leggere.

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