
Cos’è la menopausa
Quando si parla di menopausa si fa riferimento a quel passaggio fisiologico che si realizza quando l’attività ovarica termina e si verifica una riduzione dell’attività funzionale delle ovaie, con la fine della produzione degli estrogeni. La menopausa, dunque, va a segnare la conclusione del ciclo mestruale e della vita riproduttiva della donna. La dottoressa Carmela Asteria, endocrinologo presso l’IRCCS Ospedale Galeazzi – Sant’Ambrogio – su “GruppoSanDonato.it” – ha fatto una panoramica sulla menopausa, soffermandosi anche sui sintomi.
Quando si entra in menopausa
Per menopausa si intende – come si legge su “GruppoSanDonato.it” – la cessazione dell’attività ovarica e del ciclo mestruale. Generalmente è preceduta da un periodo che presenta dei cicli irregolari, durante i quali si registra una marginale produzione estrogenica, periodo che viene definito età transizionale o premenopausa. Nel nostro Paese in media si entra in menopausa a 50 anni: sotto i 45 anni si può parlare di menopausa precoce, mentre dopo i 52 anni si può parlare di menopausa tardiva. La Dottoressa Carmela Asteria spiega che si dichiara la menopausa dopo che sono passati 12 mesi dall’ultima mestruazione senza ciclo.
Quali sono i sintomi della menopausa
Ci sono dei sintomi tipici della menopausa che risultano strettamente collegati alla carenza estrogenica: tra questi ci sono certamente le vampate di calore. Si pensa che queste ultime siano causate da un’alterazione dell’ipotalamo (che si occupa di controllare la termoregolazione). La Dottoressa Carmela Asteria ha spiegato che il calo estrogenico della menopausa provoca vasodilatazione e conseguentemente vampate di calore. Talvolta queste vampate risultano di modesta entità, mentre altre volte si tratta di sudorazioni vere e proprie che, in particolar modo nel corso della notte, possono essere accompagnate da palpitazioni e cefalee. Durante la menopausa, inoltre – spiega l’endocrinologo – il netto calo di estrogeni va a causare altri sintomi quali ad esempio il disturbi dell’umore, dolori di natura osteoarticolari che risultano diffusi, disturbi del sonno e difficoltà di memoria, secchezza della pelle, fragilità ungueale e caduta di capelli. A questi sintomi possono unirsi anche secchezza vaginale, calo del desiderio, cistiti e alterazioni del metabolismo. Le condizioni elencate contribuiscono a generare uno stato di malessere generale della donna che si trova a dover fare i conti con il periodo della menopausa. Inoltre – spiega la Dottoressa Carmela Asteria – esistono degli studi che hanno dimostrato come in particolar modo le donne che sono andate in menopausa in modo precoce siano soggette a delle problematiche più serie come ad esempio patologie di natura cardiovascolare (tra le quali infarto, ictus) o patologia di natura neurodegenerativa come ad esempio il morbo di Parkinson e osteopenia e osteoporosi.
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A chi rivolgersi quando si entra in menopausa
Quando una donna entra in menopausa è giusto che si rivolga a degli specialisti che possano darle dei consigli sul come affrontare nel migliore dei modi questa condizioni. I due esperti di riferimento in tal caso sono il ginecologo e l’endocrinologo. Il primo rappresenta un punto di riferimento primario per la menopausa e per tutti quegli aspetti che risultano legati alla componente fisiologica e organica, mentre il secondo è specifico per gli aspetti che si legano agli effetti ormonali e metabolici della menopausa.
Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.