La mimosa simboleggia la Festa delle Donne ma per qualcuno può rappresentare un vero incubo: ecco perchè
Da quasi 80 anni non c’è festa della Donna che non sia simboleggiata dalla mimosa. E’ il classico fiore ‘di stagione’ molto economico che venne preferito nel lontano 1946, quando venne istituita questa festa, per simboleggiare la festa dedicata al gentil sesso in Paese allora martoriato dalla guerra. Non tutti però gradiscono questo fiore per via dell’allergia che può causare e che, secondo una stima, riguarderebbe l’1 percento degli italiani.
Il parere dell’esperto
Tante persone che soffrono di allergia ai pollini soffrono anche di rinite allergica causata proprio da questo fiore giallo. In una intervista concessa all’Adnkronos Salute, l’esperto allergologo, Enrico Heffler, direttore della Scuola di specializzazione in Allergologia e Immunologia clinica di Humanitas University, ha parlato proprio di questa forma di allergia, sicuramente rara ma molto indisiosa. Secondo l’esperto, questa allergia riguarda soprattutto chi già soffre di allergie respiratorie. Statisticamente “i maschi sono più numerosi in età pediatrica. Ma in età adulta – precisa Heffler – le donne sono nettamente prevalenti”.
I sintomi
L’allergia alle mimose si manifesta con i sintomi tipici di ogni allergia che colpisce l’apparato respiratorio, cioè “rinite, congiuntivite ed eventualmente asma”. Si chiama ‘pollinosi da vicinanza’ perchè si manifesta proprio quando si entra a contatto con il fiore e quindi quando lo si ha in mano. “Il polline della mimosa, pianta della famiglia delle acacie – ha spiegato Heffler- è infatti un polline particolarmente pesante, che in quanto tale non viene facilmente aerodisperso”.
Chi viene colpito da questa allergia
Quella alla mimosa è un’allergia che colpisce soprattutto chi coltiva o vende questo fiore. Tante persone che lavorano nei vivai soffrono di questo fastidioso disturbo che nei casi più gravi può diventare invalidante, soprattutto per chi soffre di asma. “Chi diventa allergico al polline della mimosa – ha spiegato l’allergologo dell’Humanitas – solitamente lo è anche ai pollini di altri alberi che più o meno fioriscono nello stesso periodo, tendenzialmente da febbraio ad aprile-maggio”.
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