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Martedì 19 Marzo
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Nuoto, ecco gli effetti incredibili che può avere sul nostro cervello

Ecco gli effetti benefici del nuoto sul cervello e sul cuore

Nuoto, ecco gli effetti incredibili che può avere sul nostro cervello
Nuoto, ecco perchè fa bene (foto: Pixabay)

Mente umana e nuoto: i benefici

Gli studi scientifici sui benefici dell’attività sportiva sono costantemente alla ricerca di nuovi dati significativi. Focalizzando l’attenzione sull’esercizio fisico e il cervello di un essere mano, l scienza ha scoperto che il nuoto è la disciplina che apporta maggiori benefici. Tutte le attività aerobiche sono conosciute per il benessere che producono all’organismo umani e in particolar modo al cervello. Il nuoto è l’attività più efficace per garantire un miglioramento della salute della mente umana, riducendo notevolmente l’invecchiamento, favorire la memoria e la risposta immunitaria, migliorare l’umore e le funzioni cognitive. Da leggere anche Boom contagi, sta per arrivare la stretta su alcuni comuni siciliani.

Scienza e nuoto: l’allenamento fa bene alla salute

Nuotare con regolarità favorisce la neurogenesi, ovvero il processo naturale grazie al quale vengono generati nuovi neuroni anche in esseri umani in età adulta. L’esercizio aerobico è un toccasana per il cervello umano poiché influenza il processo di riparazione dei neuroni umani e animali. Questo processo avviene grazie allo sviluppo della proteina Brain-Derived Neurotrophic Factor (BDNF), elemento cardine per la stimolazione dell’abilità del cervello in fase evolutiva, favorendo notevoli funzioni cognitive.

La correlazione tra nuoto e cuore

Per ottenere dei risultati è necessario nuotare almeno una volta la settimana, poiché questa disciplina coinvolge tutto l’apparato muscolare del corpo umano, migliora la microcircolazione e intensifica l’attività cardiaca. La correlazione tra nuoto e cuore è molto importante e non dovrebbe essere sottovalutata in quanto nuotando si attiva un processo definito angiogenesi, il quale porta alla formazione di nuovi vasi sanguigni. L’organismo del nuotatore durante l’attività rilascia endorfine, riducendo la percezione del dolore e al tempo stesso migliorando l’umore.

Anziani ed esercizio fisico: il nuoto fa bene?

Decisamente si! Recenti studi hanno confermato che nuotare anche in età avanzata è il modo migliore per mantenere efficienti le funzionalità cognitive del cervello, riducendo il processo d’invecchiamento. Nuotare fa bene anche ai più giovani, infatti alcune ricerche scientifiche hanno stabilito che i bambini che dedicano del tempo al nuoto riescono ad apprendere con maggiore facilità le lezioni a scuola rispetto ai bimbi che dedicano il loro tempo libero ad attività rilassanti come il disegnare.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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