La sindrome dell’occhio secco può risultare molto fastidiosa: ecco cos’è, come si manifesta e in che modo si cura
Gli occhi sono tra gli organi più delicati del corpo umano e necessitano di particolare attenzione; di fronte ad eventuali disturbi, infatti, si rischia il deterioramento della vista o altri seri problemi. E che sia stagione fredda o calda, la patologia oftalmologica di cui si parla in quest’articolo è da non sottovalutare: è l’occhio secco, una disidratazione cronica della cornea che si manifesta con una scarsa lacrimazione ma anche in altri modi fastidiosi. Ecco tutti i dettagli, come riportato da My-PersonalTrainer.it.
I sintomi dell’occhio secco
La sindrome dell’occhio secco è una patologia determinata dalla disidratazione cronica della congiuntiva e della cornea, che ne provoca l’irritazione. Essa, che colpisce soprattutto le persone anziane ma anche le donne in menopausa e chi fa uso prolungato di lenti a contatto, colliri o alcuni farmaci sistemici, è dovuta ad una riduzione quantitativa o ad un’alterazione qualitativa del film lacrimale che ricopre l’occhio, lo lubrifica e lo protegge. I sintomi più comuni dell’occhio secco sono prurito, bruciore, irritazione e fastidio alla luce, ma anche (se ci si tocca spesso e non si tratta il disturbo) vero e proprio dolore, offuscamento della vista, difficoltà nell’apertura della palpebra al risveglio, affaticamento oculare e la formazione di vero e proprio muco all’interno dell’occhio o attorno ad esso.
Come trattarla
Se ci si accorge di avere anche solo uno di questi sintomi è importante andare subito dal medico. Generalmente viene prescritta una visita oculistica per valutare la congiuntiva e il film lacrimale, dopodiché la terapia dipenderà dalla gravità della situazione. Il trattamento, in ogni caso, si basa sulla somministrazione di lacrime artificiali o gel umettanti per ripristinare il film lacrimale e attenuare i sintomi. Inoltre, è fondamentale la correzione delle patologie di base (oculistiche e non) e delle eventuali complicanze.
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