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Omicron 5, i sintomi della nuova variante: ecco qual è quello meno frequente rispetto a Omicron 1 e 2

Un sintomo molto presente nelle varianti precedenti ad Omicron 5 sembrerebbe essere sparito dalla circolazione: ecco quale

Omicron 5, i sintomi della nuova variante: ecco qual è quello meno frequente rispetto a Omicron 1 e 2
Foto Pixabay

Analogie e differenze tra Omicron 5 e le precedenti varianti, ecco il sintomo che sembra essere “scomparso”

Omicron è “l’asso nella manica” utilizzato dal coronavirus per non diventare una malattia endemica e continuare a circolare tra la gente: questa mutazione del Covid-19, che rappresenta al momento la forma predominante del virus, ha fatto nuovamente impennare la curva dei contagi (in Italia e non solo) scatenando nuovi spauracchi tra le popolazioni. Nello specifico è Omicron 5 la causa di tutto ciò, con analogie e differenze rispetto alle precedenti varianti. Ad esempio c’è un sintomo specifico che è molto meno frequente se si pensa alle prime forme di Omicron, vediamo qual è.

Il sintomo meno frequente

Se naso che cola, mal di gola, febbre e dolori muscolari sono i segnali principali di contagio da Omicron 5, che dunque dovrebbero indurre i cittadini a sottoporsi al tampone di verifica, ecco che un disturbo molto comune delle precedenti varianti starebbe per scomparire. Si tratta del mal di testa, assente nella maggior parte dei positivi ad Omicron 5 (e iper fastidioso, invece, nelle mutazioni che circolavano prima). Per il resto le caratteristiche sono ben note: virus che ormai colpisce le vie respiratorie alte, e non arriva più ai polmoni, con 7-10 giorni per la negativizzazione di cui 4-5 con sintomi.

Il bollettino in Italia di giovedì 30 giugno 2022

Nelle ultime 24 ore sono stati 83.274 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia, mentre ieri erano stati 94.165. I tamponi effettuati sono 296.030 (ieri 357.210). La percentuale di positivi considerando il totale dei tamponi – quindi molecolari più antigenici rapidi – è al 28,1% (ieri era al 26,4%). Sono 59 i morti (compresi alcuni riconteggi), 13 i posti letto occupati in più in terapia intensiva rispetto a ieri. È questo il quadro che emerge dal bollettino del Ministero della Salute del 30 giugno.

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Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.

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