Ora legale 2020, come e quando spostare le lancette dell’orologio: gli effetti sulla salute

Ora legale 2020: come e quando spostare le lancette dell’orologio

L’ora legale 2020 sta per arrivare: nella notte tra sabato 28 e domenica 29 marzo, alle ore 2, bisognerà spostare un’ora in avanti le lancette dell’orologio. Saluteremo dunque l’ora solare, che entra in vigore ogni anno in autunno, per abbracciare quella legale e l’arrivo della primavera. Nella notte in cui entrerà in vigore l’ora legale, ovviamente, si dormirà un’ora in meno ma in compenso si avrà un’ora di luce in più al giorno, che diventeranno molte di più con l’avvicinarsi all’estate.

Gli effetti sulla salute

L’avvento dell’ora legale, appunto, provocherà come conseguenza il fatto che si dormirà un’ora in meno: chi lavora, nonostante il lockdown nazionale imposto dal Governo per il coronavirus, ed è costretto ad alzarsi presto o entrare in servizio la mattina potrebbe avere come effetti immediato sulla salute un po’ di stanchezza, spossatezza e sonnolenza. Si tratta però di sintomi che dureranno poche ore, si tornerà alla normalità alla prima occasione di riposo di almeno 7-8 ore. Tutti gli altri, al momento la maggioranza degli italiani data l’emergenza coronavirus, non dovrebbero accusare più di tanto l’arrivo dell’ora legale.

Usata per sfruttare al meglio le ore di luce

L’ora legale è stata introdotta per sfruttare il più possibile nel periodo primaverile ed estivo, l’illuminazione naturale data dal Sole e di conseguenza risparmiare sui consumi energetici. In tutti i Paesi dell’Unione europea l’ora legale, introdotta ufficialmente nel 2001, inizia l’ultima domenica di marzo e termina l’ultima domenica di ottobre.

Ora legale 2020, l’Italia la abolirà?

Tiene sempre banco tra i paesi europei la questione dell’abolizione dell’ora legale entro il 2021: diversi stati hanno espresso il desiderio di volerla eliminare affidandosi soltanto a quella solare, altri invece sono intenzionati a lasciare le cose come stanno. L’Unione Europea ha però dato la possibilità a ogni paese di decidere autonomamente se conservare l’alternanza tra ora solare e legale o affidarsi solo all’ora solare. L’Italia ha preso la sua decisione e l’ha comunicata ai vertici Ue a Bruxelles: continuerà ad adottare sia l’ora solare che quella legale, lasciando dunque inalterata la situazione. Altre nazioni europee però (non ancora definite ufficialmente) si muoveranno diversamente e questo creerà inevitabilmente una serie di fusi orari particolari in pieno stile statunitense.

La proposta dell’Europa sul cambio orario

A febbraio 2018, riporta GreenMe.it, il Parlamento Europeo invitò la Commissione a valutare la direttiva sugli accordi relativi all’ora legale e, se necessario, presentare una proposta di revisione. Nello stesso anno fu lanciata una consultazione online tra le autorità dei 28 stati europei in cui si chiedeva se c’era la volontà di abolire l’ora legale: l’84% degli intervistati si era detto favorevole al cambio. Nei prossimi mesi si scoprirà con esattezza quali paesi si affideranno solo all’ora solare.