L’osteoporosi affligge oltre 4 milioni di persone
Quando si parla di osteoporosi si fa riferimento ad una malattia “silenziosa” che si stima provochi solo nel nostro Paese 568.000 fratture ossee da fragilità ogni anno e affligga oltre 4 milioni di persone, tantissime delle quali non seguono alcun tipo di cura per via di una inadeguata conoscenza della malattia, oltre che per mancate diagnosi o per l’inadeguata aderenza alla terapia farmacologia che viene prescritta. Il dottor Fabio Massimo Ulivieri, reumatologo esperto in patologie del metabolismo osseo e osteoporosi della Casa di Cura La Madonnina – su “GruppoSanDonato.it” – ha fatto una panoramica su questa malattia, soffermandosi anche sui sintomi.
Cos’è osteoporosi?
Il dottor Fabio Massimo Ulivieri – come si legge su “GruppoSanDonato.it” – ha spiegato che l’osteoporosi è una malattia che provoca un progressivo deterioramento del tessuto osseo, con quest’ultimo che finisce per diventare più fragile e soggetto a fratture anche in caso di traumi minori. In particolar modo le fratture più importanti vanno ad interessare le vertebre, il femore, il polso e l’omero.
Quali sono le differenze tra osteoporosi, artrite e artrosi
L’osteoporosi spesso viene scambiata con altre patologie ossee come l’artrite o l’artrosi, patologie che nella terza età possono risultare piuttosto comuni. Le caratteristiche di ciascuna di essere sinteticamente si possono riassumere in questo modo: l’osteoporosi va a ridurre la resistenza delle ossa al carico, finendo per renderle fragili e, dunque, soggette a fratture. L’artrosi, invece, è una patologia di natura degenerativa che provoca dolore e rigidità articolare, in particolar modo all’inizio del movimento. Quando si parla di artrite, invece, si fa riferimento ad una infiammazione articolare che causa dolore, gonfiore e arrossamento delle zone articolari con rigidità e perdita della funzionalità.
NELLA PAGINA SUCCESSIVA I SINTOMI DELL’OSTEOPOROSI E CHI COLPISCE
I sintomi dell’osteoporosi e chi colpisce
Il dottor Fabio Massimo Ulivieri – come riportato da “GruppoSanDonato.it” – ha spiegato che le manifestazioni cliniche dell’osteoporosi solitamente risultano poco specifiche e difficili da individuare, soprattutto nei pazienti anziani. I sintomi sono ascrivibili a dolori alla schiena, in particolar modo quando ci si trova in posizione eretta o dopo il sollevamento o trasporto di pesi, oltre all’abbassamento significativo della statura e ad una postura più incurvata (da cifosi dorsale). Nella maggioranza dei casi l’osteoporosi, però, risulta essere una malattia “silenziosa”, asintomatica o con pochi sintomi fino a quando non si verifica l’evento fratturativo. Si stima che una donna su tre ed un uomo su cinque che ne sono affetti non ne siano a conoscenza. Per questo, dunque, l’unico modo per intercettare la patologia in tempo è quello di diagnosticarla precocemente. L’osteoporosi va a colpire persone di ogni etnia e genere, ma soprattutto le donne dopo la menopausa: in queste ultime, infatti, il calo degli estrogeni va a ridurre la produzione naturale delle ossa, finendo per accelerare la perdita della loro resistenza al carico gravitario.
Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.
