Piedi gonfi
Un gonfiore, chiamato anche edema, si verifica quando i liquidi, in particolare l’acqua, si accumulano nel pannicolo sottocutaneo, ovvero nei tessuti situati sotto la pelle. Sebbene l’ingrossamento di piedi e caviglie possa essere un fenomeno comune, può anche indicare gravi patologie. E’ quanto riportato da grupposandonato.it, che ne discute nel dettaglio con il Dott. Pierluigi Vandone, specialista in Chirurgia Vascolare presso la Casa di Cura la Madonnina e responsabile del servizio di Chirurgia Vascolare all’IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi, che chiarisce le possibile cause del gonfiore ai piedi e quando è consigliabile effettuare un controllo medico più approfondito.
Piedi gonfi, i sintomi che devono mettere in guardia
Parlando di caviglie e piedi che si gonfiano, i segnali legati ai piedi gonfi possono variare e comprendere, per esempio:
– Calore
– Arrossamento
– Colorazione blu-violacea della pelle
– Prurito
– Dolore
Il chirurgo spiega che è molto importante prestare attenzione ai segnali che il nostro organismo ci invia e agire in modo ragionevole. Inoltre, sottolinea che se il gonfiore e gli eventuali sintomi associati sono intensi e tendono a non scomparire, anche se in modo intermittente, è consigliabile effettuare quanto prima una visita medica per le necessarie valutazioni.
I sintomi a cui prestare particolare attenzione
In particolare, il gonfiore deve preoccuparci, poiché può essere segno di un serio rischio per la vita, richiedendo un intervento medico tempestivo, specialmente quando si manifesta insieme a:
– Febbre elevata
– Palpitazioni e/o dolore toracico
– Fiato corto, difficoltà respiratorie, senso di soffocamento
– Intorpidimento in zone specifiche, sensazione di calore e dolore specialmente nel polpaccio
– Gonfiore sul viso, nella bocca, sulle labbra e negli occhi.
E’ fondamentale evidenziare, inoltre, che non è determinante se i sintomi appaiono su un solo lato o su entrambi. Naturalmente, in caso di lesioni, è più probabile che venga colpito un solo piede, ma il medico sottolinea che, ad esempio, in situazioni di insufficienza venosa o di problemi cardiocircolatori, può accadere che inizialmente si gonfi un piede, per poi, una volta ridotto il gonfiore, l’edema possa comparire nell’altro.
Le cause dei piedi gonfi
Anche le motivazioni per cui si può avere un piede gonfio possono essere molto varie, alcune di esse sono considerate normali o comunque non devono suscitare allarmismo.
Le ragioni comuni
Un lieve gonfiore alle estremità inferiori può derivare da una serie di fattori abituali come:
– Una vita poco attiva e il mantenere la stessa posizione per troppo tempo
– Scarpe troppo aderenti, soprattutto per le donne che, indossando calzature basse (sotto i 4/5 cm di tacco), possono notare un po’ di edema ai piedi alla sera;
– Calore e temperature elevate che generano un naturale allargamento dei vasi sanguigni
– Stare in piedi per lunghi periodi
– Assunzione eccessiva di alcol e cibi salati che possono condurre a ritenzione di liquidi
– Gravidanza, nel corso della quale è normale un leggero gonfiore ai piedi: l’aumento del volume dell’utero esercita pressione sulla vena cava, causando edema nelle gambe e nei piedi. Tuttavia, se il gonfiore è marcato, è essenziale verificare che non sia segnale di gestosi (preeclampsia), in quanto in questo caso si potrebbero manifestare anche un incremento della pressione e problemi renali.
Altre ragioni dell’edema ai piedi
Il gonfiore ai piedi può anche essere causato da:
– Traumi o fratture a uno o più elementi del piede
– Patologie infiammatorie, come artrite, gotta, borsite, artrosi, tendinite, vasculiti, malattia di Lyme e altre
– Infezioni, sia a livello generale (ad esempio, streptococco) che locale (come verruche, micosi, piede d’atleta). In queste situazioni, è probabile la comparsa di rossore e febbre
– Reazioni allergiche, come nel caso di punture di insetti, o l’assunzione di medicinali, alimenti e altre sostanze che, oltre a causare gonfiore nella zona colpita, possono indurre edema in occhi, labbra, viso e persino nella laringe, compromettendo progressivamente la capacità di parlare e respirare. In questi casi, è necessaria un’immediata assistenza medica
– Assunzione di particolari farmaci, tra cui anti-ipertensivi (per gestire la pressione), anti-infiammatori FANS, estrogeni, corticosteroidi e trattamenti per il diabete (tiazolidinedioni).
Quando rivolgersi al medico
E’ sempre consigliabile contattare il medico se il gonfiore è rilevante, determina dolore ed è costante o ricorrente, anche in relazione alla propria anamnesi clinica e familiare. Particolarmente nel caso di malattie come il linfedema, che provocano un accumulo di linfa in uno o più arti, se non vengono diagnosticate e curate in modo adeguato, l’edema, che inizialmente si risolvere con il riposo notturno, può continuare a persistere anche al mattino, conducendo a un ispessimento della pelle fino a provocare un ingrossamento e una deformità permanenti.
Classe 1971, da oltre un decennio svolgo il lavoro di redattore web. Ho collaborato con molti siti ed essendo una persona poliedrica mi sono occupato di svariati argomenti, dall'astrologia alla salute, dalla politica al fisco, dalla tv allo sport. Ma mi diletto anche nella stesura di articoli di terremoti, astronomia, cronaca, tecnologie e lotterie. Adoro scrivere ma anche leggere.