L’influenza può trasformarsi in polmonite?
Influenza e polmonite sono patologie che interessano il sistema respiratorio: mentre l’influenza è un’infezione di origine virale che colpisce le vie respiratorie superiori e i polmoni, la polmonite ha molteplici origini e tende a svilupparsi maggiormente negli alveoli, provocando segni come febbre, produzione di muco, dolore toracico, tosse, difficoltà respiratoria e intensa fatica. La polmonite, che si inserisce tra le malattie tipiche dell’inverno, è provocata da virus e batteri, frequentemente coinvolti anche in altre malattie delle vie respiratorie: questo chiarisce perchè, in certe circostanze, la polmonite possa essere vista come una conseguenza dell’influenza. E’ quanto riporta my.personaltrainer.it.
Perché può diventare polmonite l’influenza?
Nelle persone più a rischio, l’influenza può dare origine ad altri problemi di salute. Il sistema immunitario già compromesso è più suscettibile a complicazionmi e infezioni aggiuntive da altri virus o batteri. Le malattie che si sovrappongono più spesso all’influenza includono la bronchite e la polmonite, evidenziate da febbre e tosse persistenti o ricorrenti, dopo l’apparente guarigione della malattia principale. Inoltre, è importante ricordare che l’influenza può aggravare condizioni di salute cronichr già esistenti, ad esempio, chi soffre di enfisema, bronchite cronica o asma può manifestare difficoltà respiratorie, mentre le persone con malattie coronariche o insufficienza cardiaca possono subire un’improvvisa crisi cardiaca.
Le cause della polmonite
La polmonite è un’infiammazione che colpisce uno o entrambi i polmoni: gli alveoli polmonari, ovvero le piccole sacche dove avviene lo scambio dei gas tra l’aria e il sangue, e il tessuto interstiziale sono quelli interessati. Nel caso di polmonite, si verifica un accumulo di muco, liquidi e pus nei polmoni che tendono a indurirsi bloccando il flusso d’aria. Solitamente, la polmonite è provocata da infezioni di origine batterica, virale o, in casi rari, fungina. Per esempio, essa può manifestarsi come una complicazione in seguito all’infezione da virus respiratorio sinciziale (RSV), virus influenzali e coronavirus (compreso SARS-CoV-2).
Dopo quanto tempo l’influenza può diventare polmonite?
I segni dell’influenza di solito persistono per un periodo di 3.4 giorni e la maggior parte delle persone recupera completamente dall’infezione entro una settimana, senza effetti a lungo termine significativi. In alcuni casi, sintomi come la tosse e la stanchezza possono durare per 1-2 settimane in più. Perciò, è importante monitorare l’andamento dell’influenza: se dopo 3-4 giorni non ci sono miglioramenti e si osserva un deterioramento, è consigliabile rivolgersi al proprio medico per non sottovalutare eventuali complicazioni come la polmonite e per valutare il trattamento più adeguato.
L’influenza è diventata polmonite? Come capirlo
Da influenza a polmonite: come cambiano i sintomi
I sintomi della polmonite possono assomigliare a quelli dell’influenza. La principale differenza risiede nella severità dei sintomi, che comprendono:
– Dolore al petto durante la respirazione o la tosse
– Tosse persistente e fastidiosa, che tende a peggiorare nel tempo
– Espettorato di colore verdastro, giallo o anche con tracce di sangue
– Febbre elevata accompagnata da brividi
– Nausea, vomito o diarrea, in particolare nei bambini piccoli
– Difficoltà respiratorie, talvolta con sibilo
– Respirazione veloce e poco profonda
– Perdita di appetito
– Senso di stanchezza e affaticamento
– Confusione, specialmente tra le persone anziane
Tuttavia, questi segnali possono differire in base a fattori come: il tipo di agente patogeno responsabile dell’infezione, lo stato di salute generale e l’età. Neonati e bambini piccoli potrebbero, per esempio, non mostrare segni di infezione oppure potrebbero vomitare, avere febbre e tosse, apparire agitati o stanchi, oppure avere difficoltà a respirare e a nutrirsi. Negli adulti over 65 e in chi ha un sistema immunitario fragilizzato, invece, possono manifestarsi confusione e temperatura corporea inferiore alla norma.
Classe 1971, da oltre un decennio svolgo il lavoro di redattore web. Ho collaborato con molti siti ed essendo una persona poliedrica mi sono occupato di svariati argomenti, dall'astrologia alla salute, dalla politica al fisco, dalla tv allo sport. Ma mi diletto anche nella stesura di articoli di terremoti, astronomia, cronaca, tecnologie e lotterie. Adoro scrivere ma anche leggere.