Le tradizionali terapie chirurgiche si dimostrano ancora più efficaci rispetto ai farmaci nel contrasto all’obesità
Nonostante i farmaci a base di semaglutide e tirzepatide stiano riscuotendo ampio successo e stanno diventando una strategia per dimagrire sempre più efficace, la vecchia chirurgia per la perdita di peso rappresenta ancora il sistema più efficace per contrastare l’obesità. I risultati prodotti dalla gastrectomia a manica e gli interventi di bypass gastrico, sono stati confrontati con l’utilizzo di semaglutide e tirzepatide da una equipe di ricercatori della New York University. Lo studio è stato condotto analizzando nel dettaglio le cartelle cliniche dei soggetti che si sono sottoposti ai trattamenti farmacologici con quelli che si sono sottoposti ai due interventi chirurgici in base all’età, l’indice di massa corporea e ai livelli di glicemia.
Cosa si è scoperto
Si è scoperto che, in media, il gruppo che si è sottoposto alla terapia farmacologica ha perso poco più del 5% della massa corporea, mentre chi si è sottoposto ad intervento chirurgico ha perso quasi il 26% (25,7%). La ragione di questa differenza, secondo gli esperti, risiede nel fatto che mentre l’intervento chirurgico produce effetti permanenti, chi assume i farmaci spesso non è costante e tende a non seguire la terapia in maniera corretta.
Le possibili spiegazioni
In genere, circa il 70% delle persone che si sottopongono al trattamento con farmaci GLP- 1, tendono a sospendere la propria terapia entro un anno. Chi invece si sottopone alla chirurgia metabolica e bariatrica ottiene più facilmente i risultati desiderati perché gli effetti sono permanenti. Questo non vuol dire che i trattamenti con semaglutite non abbiano prodotto risultati interessanti nel corso degli anni. Non è un caso che dal 2022 al 2023 le prescrizioni di GLP 1 siano aumentate in maniera considerevole e abbiano aiutato tante persone a perdere peso dopo anni di diete fallimentari.
Conclusione
Si tratta di farmaci originariamente vennero approvati per trattare il diabete di tipo 2 per la capacità di abbassare livelli di glicemia. Sebbene la chirurgia rappresenti oggi lo strumento più efficace, va ricordato che si tratta di una procedura molto invasiva e comunque non efficace al 100% se dopo non si segue una dieta rigida e non si pratica regolarmente attività fisica.
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