Una pessima qualità del sonno può rendere il nostro cervello meno performante favorendo anche l’insorgere precoce del declino cognitivo
Dormire per molti viene considerata un’attività passiva quasi inutile, mentre in realtà si tratta di un processo fondamentale della nostra vita per rigenerare il nostro corpo e proteggere il nostro cervello. Un sonno disturbato può essere causa di conseguenze importanti per la salute del nostro organismo e soprattutto per quello del nostro cervello. Uno studio dettagliato effettuato mediante una risonanza magnetica cerebrale su oltre 27.000 persone, ha evidenziato quelli che sono i comportamenti fondamentali del sonno e gli effetti sul cervello dimostrando che coloro che hanno un sonno di pessima qualità hanno un cervello che appare significativamente più vecchio dell’età anagrafica.
Le tecniche innovative per studiare il cervello
Grazie ai nuovi progressi nell’imaging cerebrale effettuati grazie soprattutto al supporto dell’intelligenza artificiale, oggi è più facile stimare l’età cerebrale di una persona verificando eventuali perdite di tessuto cerebrale oltre che l’assottigliamento della corteccia e lo stato di salute dei vasi sanguigni. I ricercatori inglesi hanno addestrato un modello di apprendimento automatico basato su mille diversi marcatori che riescono a identificare la reale età di un cervello. Si è scoperto che chi dorme male può vedere aumentato il rischio di deterioramento cognitivo oltre allo sviluppo di altre malattie neurodegenerative.
L’importanza di fare un sonno di qualità
Il sonno cattivo è un problema risolvibile e che impone delle modifiche alle nostre abitudini quotidiane come ad esempio la riduzione dell’assunzione di caffeina, di alcol e di altre sostanze che possono ritardare il sonno o peggiorare la qualità della vita. Un sonno disturbato da apnea, dai rumori esterni o dallo stress, causa una maggiore sonnolenza diurna. I ricercatori hanno dimostrato che quanto più ci si allontana dai paradigmi di un sonno sano, tanto più l’età cerebrale aumenta.
Conclusione
Si è scoperto che in media le persone con un profilo del sonno scadente hanno un cervello più vecchio del previsto in base all’età anagrafica. Se è vero che l’invecchiamento cerebrale è un processo che non si può arrestare, è anche vero che lo stile di vita può influenzare la velocità con cui il cervello invecchia. Ecco perché occorre introdurre cambiamenti importanti alla nostra alimentazione e al nostro modo di rapportarci con la vita quotidiana per poter beneficiare di un sonno sano.
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