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Silvio Garattini interviene sugli integratori: ” Non servono e sono…”

Silvio Garattini interviene sugli integratori e dice che non servono. Ecco cosa ha detto

Silvio Garattini interviene sugli integratori: ” Non servono e sono…”
(foto Pixabay)

Gli integratori alimentari non servono

Silvio Garattini, fondatore dell’Istituto Mario Negri di Milano, afferma che gli integratori alimentari non servono e che sono troppo spinti dalla pubblicità. Da anni, l’uomo si batte affinché ci sia un uso appropriato dei farmaci. E dei complementi alimentari, il cui giro d’affari è arrivato a 5 miliardi l’anno secondo Repubblica. Sebbene non esistano ricerche sulla loro efficacia, Garattini dice che si tratta di sostanze vitaminiche, che talvolta comprendono anche elementi vegetali, ma che non si hanno dati scientifici a conferma che siano utili, ossia che apportino vantaggi in termini di qualità della vita, miglioramento di una condizione medica o di prevenzione. Al contrario, sono al centro di campagne pubblicitarie aggressive che inducono i consumatori all’acquisto. Anche online, la pubblicità è incessante: basta navigare un po’ per imbattersi nella promozione di questi articoli. E’ quanto riportato da open.online.

Gli integratori

Il ricercatore parla della pubblicità degli integratori, che fa sembrare che siano efficaci. Si discute dalle loro capacità di rafforzare il sistema immunitario, di offrire sollievo dal dolore e di avere effetti anti invecchiamento. Questi risultati non si possono ottenere assumendoli, dice l’oncologo e incalza dicendo che la pubblicità dovrebbe essere ridotta e sarebbe utile avere un gran giurì che elimini quelle fuorvianti. Infatti, la pubblicità per i farmaci è illegale, mentre per questi prodotti non lo è, proprio perché non si tratta di medicinali. Ed è necessario che esista un’informazione imparziale che chiarisca le loro caratteristiche e affermi esplicitamente che non sono utili. Ma il farmacologo fa notare come sia raro che si affrontino queste questioni.

Aifa e ministero della Salute

Il ricercatore dice che mentre Aifa e il ministero della Salute non forniscono informazioni su questi prodotti, dovrebbero offrire dettagli imparziali. E’ necessario agire. C’è una normale accettazione di informazioni errate che non dovrebbe verificarsi, per il bene dei pazienti, prosegue Silvio Garattini. Gli italiani sono portati a farne uso in eccesso perché esiste la convinzione che utilizzando questi articoli si possa rimediare a una dieta eccessiva o scorretta, anche alla dipendenza da fumo o alcol. E’ una sorta di giustificazione per continuare a comportarsi come si desidera. A volte, prosegue il dottore, qualcuno acquista integratori dopo aver assunto farmaci che non hanno funzionato e quindi prova con quelli. Ma i risultati non arrivano.

I medici che li consigliano

Ciononostante, ci sono molti medici e farmacisti che li raccomandano. Garattini afferma che le farmacie potrebbero davvero diventare luoghi importanti per l’educazione alla salute, ma invece si trasformano in negozi dove si commercia di tutto. I costi sono estremamente alti, soltanto per motivi di mercato. Non sono supportati da una vera e propria attività di ricerca né da studi di efficacia. Non è necessario seguire particolari procedure di autorizzazione, costose, per metterli in vendita, a differenza dei farmaci. Non esiste, infatti, un ente regolatorio che li avalli. Tuttavia, poiché c’è una grande domanda, che sicuramente continuerà a crescere nei prossimi anni, l’offerta si adatta. Il ricercatore spiega che c’è in atto un fenomeno più ampio: da un lato si promuovono gli integratori alimentari, dall’altro si cerca di far sentire le persone in cattiva salute abbassando continuamente i riferimenti per uno stato di salute normale. Se più persone si convincono di avere dei problemi,  si vendono sia più farmaci che più integratori.

I farmaci senza ricetta

Anche i prodotti farmaceutici che non richiedono prescrizione stanno riscontrando molto successo, osserva Michele Bocci. Garattini afferma: «Tutti i farmaci dovrebbero essere prescritti da professionisti, ma in modo sensato. La questione è che esiste una notevole confusione; da tre decenni non aggiorniamo il prontuario terapeutico, ovvero l’elenco dei farmaci disponibili nel nostro Paese. Se consideriamo questa problematica insieme alla presenza di alcuni medicinali senza obbligo di prescrizione, unita alla crescente popolarità degli integratori negli ultimi anni, si delinea un quadro disordinato dell’offerta. E le persone acquistano».

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Carmine Orlando

Classe 1971, da oltre un decennio svolgo il lavoro di redattore web. Ho collaborato con molti siti ed essendo una persona poliedrica mi sono occupato di svariati argomenti, dall'astrologia alla salute, dalla politica al fisco, dalla tv allo sport. Ma mi diletto anche nella stesura di articoli di terremoti, astronomia, cronaca, tecnologie e lotterie. Adoro scrivere ma anche leggere.

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