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Sindrome della bocca che brucia, come riconoscere i sintomi e quali sono i trattamenti per alleviare il fastidio

Al momento non esiste alcun farmaco specifico per trattare questo disturbo anche se si pensa che la causa possa essere scatenata da «molteplici fattori

Sindrome della bocca che brucia, come riconoscere i sintomi e quali sono i trattamenti per alleviare il fastidio
Bocca che brucia, i segnali da non trascurare (Foto Pixabay)

Si tratta di un disturbo che colpisce centinaia di migliaia di persone e di cui è difficile riuscire a risalire alla causa

Quel disturbo che scientificamente viene identificato con il termine di Stomatopirosi, in realtà non è altro che quella patologia che in gergo viene definita sindrome della “bocca che brucia“. Un disturbo molto più frequente di quello che si possa pensare e che colpisce ogni anno centinaia di migliaia di persone che non riescono a spiegarsi quel formicolio insopportabile alla bocca condito da altri sintomi come il bruciore alla lingua, al palato e sulle labbra. Nella maggior parte dei casi questi disturbi si estendono anche alla gola causando una insopportabile secchezza o addirittura un sapore amarostico o metallico.

I fattori scatenanti

Come ha spiegato in una intervista all’AdnKronos, il dottor Mauro Minelli al momento non esiste alcun farmaco specifico per trattare questo disturbo anche se si pensa che la causa possa essere scatenata da «molteplici fattori sia endogeni che esogeni, tanto locali quanto sistemici». Secondo l’esperto una delle possibili cause potrebbe essere attribuita al microbiota, sia orale che intestinale. Una tesi che potrebbe preludere ad “interventi terapeutici finalizzati a ripristinare, con il riequilibrio della flora microbica eventualmente sbilanciata e col supporto di profili dietetici strettamente correlati”.

Le cause sottostanti

La sintomatologia connessa a questo disturbo, soprattutto nei casi più seri, può arrivare addirittura a compromettere lungamente la qualità della vita di chi ne soffre. In genere colpisce le persone che accusano carenza di vitamina B12 o carenza di folato, anemia, allergie alimentari, bocca secca, candidosi, diabete mellito o coloro che soffrono di bruxismo. Nei casi più gravi può essere un sintomo spia di malattie autoimmuni o tumori che riguardano il cavo orale. In ogni caso, se questo disturbo dovesse prolungarsi, è sempre meglio consultare un esperto che saprà consigliare le indagini diagnostiche da effettuare per scongiurare il rischio di soffrire di malattie gravi.

Diagnosi e terapie

Di solito si diagnostica questo disturbo quando il dolore compare quasi tutti i giorni, per circa 2 ore o più al giorno e per più di 3 mesi. Per risalire alla causa vengono prescritte analisi del sangue o altri esami per verificare la presenza di alcuni altri disturbi connessi al bruciore alla bocca. Si può anche eseguire un esame per controllare il flusso di saliva. In linea di massima i trattamenti consistono in misure per mantenere la bocca umida e alleviare il dolore. Nei casi più seri possono essere anche prescritti ansiolitici o farmaci antidepressivi.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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