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Sonno, un gene determina quante ore dobbiamo dormire ? I risultati di una ricerca

Sonno, ecco i risultati di una interessante ricerca che rivelerebbe il coinvolgimento della genetica nell'esigenza di riposo

Sonno, un gene determina quante ore dobbiamo dormire ? I risultati di una ricerca
Foto Pixabay

La quantità di sonno di cui abbiamo bisogno può dipendere da una mutazione genetica: i risultati di una ricerca

Secondo quanto pubblicato sul sito Healthline, i ricercatori avrebbero individuato una mutazione genetica condivisa da persone che hanno bisogno di meno sonno per sentirsi riposate. Questi risultati potrebbero un giorno essere utilizzati per sviluppare farmaci o terapie che aiutano le persone a dormire meglio.

Spendiamo un terzo della vita, dormendo

Il sonno scadente è associato a una serie di problemi, quindi tutto ciò che aiuta le persone a dormire meglio porterà a migliori risultati sulla salute. Il sonno è un’esperienza universale. Ma anche se spendiamo circa un terzo della nostra vita dormendo, la scienza non ha ancora capito le ragioni per cui alcune persone hanno una maggiore necessità di dormire.

Come è stato condotto lo studio

I ricercatori dell’Università della California, San Francisco (UCSF) stanno svelando alcuni di questi misteri, e sulla rivista Neuron hanno pubblicato gli esiti di una ricerca interessante. E’ stata presa in esame la storia di una famiglia con una mutazione genomica che richiede, per tutti i componenti, almeno 8 ore di sonno a notte per un riposo adeguato. Ying-Hui Fu, PhD, genetista presso l’UCSF e uno dei due autori senior della ricerca avrebbero individuato alcune specifiche mutazioni genetiche in dormienti naturali brevi.

Le parole degli esperti

Siamo in una fase in cui stiamo provando a mettere insieme un puzzle e trovare i primi pezzi per costruire un quadro“, ha dichiarato Fu al sito Healthline. “È molto eccitante, perché questo ci aiuta a capire come è regolato il nostro sonno“. I ritmi circadiani sono essenzialmente l’orologio interno del corpo e determinano quali sono i momenti del giorno in cui il corpo si sente più vigile e in quali momenti del corpo desidera dormire.

Una sorta di timer o contatore interno. Secondo quanto dichiarato da Fu, i ritmi circadiani e la pulsione omeostatica influenzerebbero i modelli di sonno, anche se le dinamiche legate alla pulsione omeostatica sono ancora sconosciute del tutto.

L’adenosina, il recettore coinvolto nell’omeostasi del sonno

Le persone prese in considerazione da questo studio dormono dalle 4 alle 6 ore a notte e si sentono benissimo quando si svegliano. Dormono molto meno della persona media durante la loro vita. La variante genetica che giustificherebbe il sonno corto naturale è un recettore per un composto chiamato adenosina.

E’ uno degli obiettivi su cui agisce la caffeina e sono anche coinvolti in altri fattori biologici. Da questa ricerca si è dedotto che questo gene e questo recettore sono direttamente coinvolti nell’omeostasi del sonno o nella regolazione del sonno. Un passo in avanti per capire come funziona davvero il nostro cervello e determinare la giusta quantità di sonno in ogni individuo.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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