La steatosi epatica è una malattia silenziosa che colpisce una persona su quattro in Italia e che può evolvere in gravi complicanze
La steatosi epatica, nota anche come fegato grasso, è una condizione caratterizzata da un eccessivo accumulo di grasso all’interno del fegato. Si tratta di una patologia molto diffusa la quale interessa circa il 25% della popolazione italiana, e che spesso passa inosservata nelle sue prime fasi. Il problema, tuttavia, è che se non viene individuata e curata in tempo può portare a conseguenze severe come fibrosi, cirrosi e persino tumori del fegato. Per questo motivo diventa fondamentale riconoscere i segnali precoci della malattia. Su GruppoSanDonato.it l’epatologo Paolo Del Poggio, specialista del Policlinico “San Marco” di Zingonia e del Centro Diagnostico Treviglio, ha spiegato quali siano i sintomi a cui prestare attenzione.
I sintomi di steatosi epatica
Secondo il Dottor Del Poggio uno dei problemi principali della steatosi epatica è che i sintomi iniziali sono spesso sfumati e facilmente confusi con altre condizioni. Tra i campanelli d’allarme più comuni ci sono la sensazione di pesantezza all’addome superiore destro, il gonfiore addominale e la stanchezza persistente che non si risolve con il riposo. Anche la difficoltà di concentrazione può rappresentare un segnale della presenza della malattia. La scoperta di questa patologia avviene solitamente in modo del tutto casuale in sede di ecografia.
Gli esami e la diagnosi
Una volta sospettata la presenza di steatosi, è fondamentale eseguire esami mirati per confermarne la diagnosi e stabilirne la gravità. Oltre all’ecografia epatica, che permette di individuare l’accumulo di grasso, è importante valutare la presenza di fibrosi, cioè il danno strutturale al fegato causato da infiammazione cronica. Il Dottor Del Poggio spiega che il livello di fibrosi può essere stimato con il calcolo del FIB-4 (indice basato su età, esami ematici e conta piastrinica), oppure con metodiche più avanzate come il Fibroscan o l’elastografia. Nei casi più complessi la biopsia epatica resta l’esame di riferimento. Parallelamente gli esami del sangue aiutano a escludere altre cause di steatosi e a valutare i fattori metabolici che spesso si associano alla patologia.
Cause e possibili cure
La steatosi epatica si sviluppa principalmente per un eccesso di energia che arriva al fegato sotto forma di zuccheri e grassi, spesso legato a obesità, diabete, dislipidemie o cattive abitudini alimentari. Per proteggere le cellule l’organo immagazzina questi acidi grassi trasformandoli in trigliceridi, tuttavia a lungo andare questo meccanismo naturale diventa dannoso. La cura principale consiste in una correzione dello stile di vita: perdita di peso, attività fisica regolare e dieta equilibrata povera di grassi saturi e zuccheri semplici. In alcuni casi possono essere utili farmaci come statine, gliflozine o incretine, mentre nuove terapie come il resmetirom o, nei casi selezionati, la chirurgia bariatrica stanno aprendo prospettive incoraggianti.
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.